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Barella: "Le critiche sono uno stimolo, orgoglioso di vestire la maglia del Cagliari"

"Un'esperienza all'estero? Perché no?"

La Redazione
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"Mio padre è stato calciatore, giocava in Eccellena con il San Sperate. Andavo con lui avedere le partite ed ero felice", racconta Barella a La Nuova Sardegna.

"Sono cresciuto a pane e pallone, anche mia madre e mia sorella si sono appassionate. Tifano per me, non mancano mai allo stadio. Murru è il compagno al quale sono più legato, come tecnico Franco Masia, è stato fondamentale perché da piccolo non avevo un carattere semplice".

"Rastelli? Mi ha dato fiducia, pretende tanto ma dà tanto".

Barella accostato ai topo club

"Non so mai se c'è un osservatore in tribuna, in campo vado tranquillo. Sono felice perché vuol dire che sto crescendo. Un'esperienza all'estero? Perché no? Amo la Premier".

La difficoltà di essere sardo

"Sono sardo e tutti sono pronti a criticarti. Accetto i giudizi negativi, sono uno stimolo. Ma per me è un orgoglio giocare con la squadra della mia città".

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