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Ionita: "Felice di esser tornato, Cagliari scelta ideale: Nainggolan il centrocampista più forte"

"Mio papà? Per me è un esempio, è complicato parlarne. Mi è sempre stato vicino e mi ha regalato le prime scarpe da calcio, che costavano tanto. Non poteva darmi tanto e mi ha insegnato l'umiltà"

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Aveva iniziato la stagione tra i titolari rossoblù ma un brutto infortunio, lo scorso settembre a Bologna, lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per diversi mesi.

Ora, Artur Ionita, è pronto a riprendersi il posto che Massimo Rastelli gli aveva già riservato nelle prime tre gare del campionato, cominciando dalla gara di domenica scorsa a Genova.

Il centrocampista moldavo si racconta ai microfoni di “Il Cagliari in Diretta” su Radiolina.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Mi chiamo Artur come il migliore amico di mio papà. Mi piacciono tanto i dolci: il tiramisù, la panna cotta. E anche un dolce con lo zucchero e la frutta, dolcissimo. Ha le nocciole ma è un dolce che bisogna mangiare solo una volta ogni tanto. Non mi hanno fatto assaggiare le zeppole, ma il nostro cuoco ci fa la crostata con la marmellata di albicocca.

Sono il primo moldavo in A e anche in europa ce ne sono pochi, solo il capitano della mia nazionale che gioca in Turchia. Poi c'è qualcuno che gioca in Russia. Il nostro CT della nazionale è stato un giocatore molto forte, ha giocato anche al Genoa e in Spagna. Però era ancora dell'Unione Sovietica, così come il CT della nostra Under 21.

Mi piace attaccare e fare gol ma non dimentico mai che devo anche difendere. Il mio infortunio? Aspettavo un cross ma ancora adesso non ho capito come ho fatto ad infortunarmi, anche se ho visto varie volte il video.

Non ho ancora recuperato pienamente la forma ma non mi aspettavo di reggere 90 minuti. Sono contento di essere ritornato come titolare ma devo ancora recuperare la forma.

Non so perchè il mister mi ha fatto spostare a destra ma stavo quasi per segnare.

Il ruolo più adatto alle mie caratteristiche? In svizzera ho fatto il regista e la mezzala. L'anno scorso con Del Neri ho giocato dappertutto, in attacco, trequartista, ho giocato a destra, a sinistra, come Joao Pedro. Potessi scegliere giocherei mezzala sinistra.

Parlo cinque lingue: Romeno, Russo, Tedesco, Inglese e Italiano. L'italiano è la lingua più facile che ho imparato.

Ho il doppio passaporto ma, appena ho dovuto, ho scelto di giocare per la Moldavia e non per la Romania. Il passaporto romeno l'ho voluto solo per le regole comunitarie.

Mio papà? Per me è un esempio, è complicato parlarne. Mi è sempre stato vicino e mi ha regalato le prime scarpe da calcio, che costavano tanto. Non poteva darmi tanto e mi ha insegnato l'umiltà. Io non dimentico mai da dove sono partito. Ho una famiglia unica e unita e siamo molto felici. Anche mio padre ha fatto il calciatore ma ha smesso perchè non c'era possibilità di fare carriera. Ha fatto il meccanico e altri lavori.

Sono molto felice di essere qua. Non so se esiste qualcuno che dice che sta male in Sardegna, ci sono dei posti fantastici. Durante le vacanze, dopo i ritiri, ho visto le spiagge, sono spettacolari. Poi non ho avuto la possibilità di girare, dopo l'infortunio. Della Sardegna me ne hanno parlato ma ero già venuto in vacanza a Palau. Appena mi hanno prospettato la possibilità di venire qua, ero in Moldavia, ho detto subito di sì.

Questo è stato il primo brutto infortunio che ho subìto. É dura, sia fisicamente che psicologicamente. Anche ora ci sono dei giorni che ho ancora dei dolori.

Non ho giocato molto finora ma la gara più difficile, finora, è stata quella contro la Roma, all'andata. Una bella gara, contro un avversario tosto. Una bella emozione. Il mio centrocampista preferito? Nainggolan, ma anche Biglia.

Dopo la gara contro la Samp andiamo a Crotone belli carichi, andiamo lì per i tre punti. Il Crotone in casa sta andando bene ma, giocando come contro la Sampdoria, sono sicuro che possiamo fare risultato.

L'allenatore a cui devo di più? Quelli che ho avuto finora mi hanno dato tanto e mi hanno fatto migliorare. Grazie a loro diventi un giocatore più completo.

La canzone che ho cantato danati alla squadra è stata "dragostea din tei". Prima delle partite ascolto musica House, per darmi la carica.

É mio dovere, in quanto professionista, dare il massimo per i tifosi, qua e in trasferta, e per questa maglia. Grazie davvero a tutti".

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