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[Tanto Kean, poco Barella: ecco il perché]

Sono 4 (e poco nobili) i motivi che hanno spinto i media ad esaltare il giovane attaccante juventino oscurando Barella. Ecco le ragioni, ecco cosa accaduto

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Gol di Barella, poi in rete anche il giovanissimo attaccante classe 2000 di proprietà della Juventus Kean.

I media nazionali (carta, Tv, Web) hanno certamente evidenziato la prova e la prestazione di Barella (migliore in campo nel 2-0 contro la Finlandia) tuttavia hanno eletto ad eroe di giornata lo juventino.

I motivi

Partiamo da quelli giornalisticamente scontati. Kean (portandosi dietro la tifoseria bianconera) in prima pagina (e in tutte le altre “salse”) vende di più. Ed ecco infatti che nei quotidiani sportivi (ma non solo) la notizia della vittoria Azzurra è stata accompagnata dall’immagine (di gioia ed esultanza del classe 2000) che non a caso (la scelta dello scatto fotografico, s'intende) strizza l’occhio al popolo zebrato.

Secondo motivo

Barella in confronto al compagno di Nazionale è un veterano. Kean, la novità e la sorpresa da “vendere” e anche (giustamente ma nelle dovute dosi e maniere) da raccontare. 

Terzo motivo

Barella è uomo mercato. Le grandi manovre del "sistema" (ad esempio top club, procuratori) portano a “dettare” la linea. Meno se ne parla, maggiore è la possibilità che il valore del calciatore non superi i 50 milioni chiesti dal Cagliari.

Quarto motivo

Anche in questo caso è il mercato a comandare. Kean (che tutto deve ancora dimostrare) va sostenuto per farne crescere il valore del cartellino, ad oggi ancora troppo basso.

Tutto tristemente vero. Questo è il calcio industriale e finanziario che quotidianamente ci viene “offerto”.

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