Brkic: 6.5. Arriva ad arpionare il pallone fino al limite dell’area di rigore. E quando non lo blocca con le mani, allora lo respinge di testa più lontano che può. Si distende bene sulla girata di Floro Flores, mentre sul gol del Sassuolo è pronto per raggiungere la palla calciata da Acerbi ma viene beffato dall’intervento di Rossettini.
Gonzalez: 6.5. Arrivato tra lo scetticismo generale, dopo tanta panchina nel Verona, stupisce tutti per qualità nella fase difensiva. Schierato a destra, non fa rimpiangere Balzano e si candida per prendere il posto di Pisano, destinato alla partenza.
Rossettini: 6.5. Il suo perfetto colpo di testa sblocca il risultato; conduce il resto della gara in maniera impeccabile, segno di una grande maturazione raggiunta in questa stagione. Peccato solo per l’ammonizione rimediata, che lo costringerà a saltare la trasferta di Bergamo. Quanto all'autogol, non è secondo la Lega Serie A da attribuire al difensore, pertanto la rete è stata assegnata ad Acerbi.
Capuano: 6.5. Dopo le due sbavature di Udine, costate altrettante reti, si riprende alla grande sfoderando una prestazione sontuosa. Attento negli anticipi e nel colpo di testa, solido nei contrasti, convince sempre di più il Cagliari che si è già accordato col Pescara per il riscatto.
Avelar: 6. Sottotono rispetto alle precedenti uscite, si limita alla fase di contenimento, limitando le sortite offensive. Qualche errore di troppo nei fraseggi stretti.
Donsah: 6.5. Quando parte nessun riesce più a fermarlo. Il ghanese alza bandiera bianca soltanto causa crampi, segno che anche ieri ha dato tutto in campo. Qualche errore negli stop e in alcuni passaggi, ma ad un classe ’96 si può perdonare (Dal 75’ Sau: sv. Il bomber di Tonara è ancora lontano anni luce dalla migliore condizione, e si vede. Ma con un Cop rivelazione, lo si può attendere con minore impazienza).
Crisetig: 6.5. Come un regista di un film, lavora dietro le quinte, ma la sua mano si vede, eccome. Tampona, smista, apre con la classe non propriamente tipica di un 22enne. E con lui titolare al centro sono 15 punti su 19 conquistati dalla compagine rossoblù.
Dessena: 7. Rimandata al mittente la proposta del Torino, il capitano sfodera una prestazione impeccabile e per certi tratti sorprendente, considerate le recenti uscite poco felici. Si riprende il centrocampo, mostrando a tutti di non essere “bollito” ma di avere ancora una bella storia da continuare a scrivere in rossoblù.
Ekdal: 7.5. Grinta abbinata a qualità: lo svedese si sta esprimendo alla grande nel ruolo di collante tra centrocampo e attacco. Per lui senza alcun dubbio la migliore stagione della carriera. Sarà dura per il Cagliari, nel caso in cui continuasse a giocare in questa maniera, trattenerlo per la prossima stagione. Anch’egli, come Rossettini, salterà causa squalifica la sfida contro l’Atalanta.
Joao Pedro: 6.5. Se l’incrocio dei pali non gli avesse negato la gioia del gol, avrebbe siglato la terza marcatura consecutiva. Peccato, ma con questa continuità si toglierà nuove soddisfazioni (Dal 67’ Farias: 6.5. Il brasiliano dimostra che a partita in corso può essere determinante. Ottimi spunti sulle ripartenze. ma non riesce a siglare, per merito anche del portiere neroverde, il gol della sicurezza).
Longo: 6. I movimenti sono buoni, le finalizzazioni meno. Nell’uno contro uno sullo stretto dimostra però di saperci fare, e per poco non invita Pedro alla rete nel primo tempo. Necessita di un gol per sbloccarsi definitivamente (Dal 61’ Cop: 7. Che impatto sulla Serie A! Alla prima al Sant’Elia ci mette poco a lasciare il segno, con un pregevole gol al volo di destro che non da scampo a Consigli. Forse il Cagliari ha trovato l’alternativa a Sau che tanto mancava).
Chi sale
Tutta la squadra conferma il buon momento, e sfodera una prestazione coraggiosa e di cuore, non mollando mai. Brkic si conferma una sicurezza, Gonzalez autentica sorpresa, Donsah un polmone (quasi) inarrestabile, e Cop stupisce tutti con una pregevole rete alla prima gara davanti ai suoi nuovi tifosi. Menzione speciale per Ekdal: lo svedese meriterebbe palcoscenici ben più importanti. La sua assenza si farà certamente sentire contro l’Atalanta.
Chi scende
Nessuno merita il titolo di “peggiore in campo”.

