Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Oristanio luce, leggerezza di Augello: le pagelle rossoblù

I nostri giudizi sul Cagliari che fa 1-1 contro il Lecce

Condividi su:

Scuffet: 6. Non può molto sul gol del Lecce, per il resto è attento. 

Zappa: 5,5. Dalla sua parte si passa un po' troppo facilmente. Davanti spinge poco. 

Dossena: 6. Pronti via e ha subito la palla del vantaggio ma mette fuori di testa. Qualche svarione ma se la cava. 

Goldaniga: 5,5. Krstovic lo mette in difficoltà, non sempre è sicuro. In fase di impostazione e su alcuni cross c'è qualcosa da rivedere. 

Augello: 5. Corre tanto ed è una soluzione costante quando c'è da crossare in mezzo. Tuttavia nel gol del Lecce si fa anticipare troppo facilmente. 

Nandez: 5,5. Torna a centrocampo da mezzala. Prova a mettersi in proprio ma non graffia come al solito. 

Makoumbou: 5,5. Poco presente in mezzo al campo. Non fa molto in fase di impostazione e non riesce a compensare in copertura. Dall'89' Deiola: S.V. 

Prati: 6. Falcone nella ripresa gli nega un gran gol con un intervento da urlo. Il più lucido a centrocampo. 

Viola: 6,5. Primo tempo così così, ma nella ripresa sale in cattedra e prima disegna la punizione per il gol di Oristanio, poi sfiora il gol olimpico centrando l'incrocio dei legni. Non si accende molto, ma quando lo fa è un fattore. 

Oristanio: 7. Il più volenteroso dei suoi. Un paio di iniziative personali non male, finché non viene premiato quando con una zampata in spaccata batte Falcone. L'unico veramente pericoloso là davanti. Dall'85' Di Pardo: S.V. 

Petagna: 6,5. Gli manca il gol, vero, ma lavora bene diversi palloni spalle alla porta. Non segna ma cuce il gioco. 

Ranieri: 6. Un punto che non fa male, aspettando cosa sarà di Empoli e Salernitana. Primo tempo incolore con il solito gol preso da palla inattiva. Nella ripresa qualcosa si smuove e si agguanta un pari importante, anche se non fa gioire. Ha l'alibi dell'emergenza in attacco, ma forse i cambi sono stati un po' troppo tardivi.

Condividi su:

Seguici su Facebook