Cragno: 6.5. Sicuro in tutti gli interventi, esce abilmente con i pugni e blocca i traversoni degli esterni atalantini. Bravo anche a disinnescare le conclusioni dalla distanza, come quella di Gomez.
Srna: 7.5. Sontuoso, ogni sua giocata è ragionata: il croato tiene palla quando si conviene, effettua i fraseggi giusti e sventaglia cambiando gioco con precisione. Non disdegna nemmeno il tiro in porta, deviato.
Romagna: 7-. Non rischia in maniera particolare e regge l’urto contro un cliente difficile come Zapata. Troppo incosciente nel finale quando si intestardisce a portare palla, finendo per perderla.
Klavan: 7. Gestisce le situazioni difensive con intelligenza e di testa le prende tutte lui. Annulla Pasalic prima e Barrow poi.
Padoin: 6.5. Molto bloccato nella prima frazione sulla linea difensiva, complici gli incursori atalantini, nel secondo tempo esce e si libera agevolmente in un’occasione del proprio marcatore.
Barella: 8. Dimostra di meritare, eccome, la convocazione in Nazionale. Pressa a tutto campo, effettua un gran numero di recuperi e cerca sempre la giocata corretta. Ciliegina sulla torta la punizione che con la complicità di Hateboer regala i tre punti alla squadra cagliaritana.
Bradaric: 7+. Alla prima da titolare in rossoblù fa comprendere anche ai più scettici di saper ben governare il centrocampo, dettando il ritmo nella circolazione di palla e aprendo il gioco molto bene, oltre a verticalizzare al meglio.
Castro: 6.5. Alterna alcune palle perse ad ottimi recuperi. Ci prova dalla distanza ma il pallone termina a lato (Dal 74’ Faragò: 6. Non spinge come dovrebbe ma difende con ordine).
Ionita: 6-. Il meno pimpante e convincente, troppo nervoso e poco abile a fare da collante tra linea mediana e attacco (Dal 67’ Dessena: 6- Un suo passaggio errato e il conseguente fallo tattico producono una ghiotta punizione per i padroni di casa, poco sfruttata).
Sau: 6.5. Gara di sacrificio per l’attaccante sardo, che non si risparmia nel pressing e macina un gran numero di chilometri, facendo salire i compagni e ammattire i difensori avversari. Almeno mezzo punto in meno però per il clamoroso errore sottoporta che avrebbe potuto sbloccare la partita: cerca un improbabile passaggio piuttosto che depositare la palla in rete (Dal 78’ Farias: 6. A tu per tu con i difensori nerazzurri impensierisce Berisha ma viene spesso “murato”).
Pavoletti: 6.5. Fa a sportellate con l’intera difesa bergamasca ed effettua diverse sponde di testa, oltre a far salire la squadra. Pochi i palloni giocabili ma fondamentale punto di riferimento per “infastidire” gli avversari.
All. Maran: 7. Prepara la partita nei minimi dettagli ed imbriglia tatticamente una compagine per nulla semplice da affrontare come l’Atalanta. Abile a schierarsi a quattro a centrocampo nel quarto d’ora finale per reggere l’impeto nerazzurro.