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Pavoletti-Han coppia pungente, Barella calcia il primo rigore da veterano: le pagelle rossoblù

Le pagelle del Cagliari, fermato sul pari in extremis dalla Lazio

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Cragno: 6. Nulla può fare sull’autogol di Ceppitelli, mentre sull’incredibile colpo di tacco di Immobile a tempo quasi scaduto non si attende la giocata dell’attaccante, auspicando un pallone scodellato a centro area.

Romagna: 6. Qualche indecisione ad inizio gara, quando marca per esempio Lulic in maniera approssimativa, oppure quando difetta nell’impostazione; si ridesta col passare dei minuti e nel secondo tempo limita gli attaccanti avversari, dovendo fare gli straordinari su Felipe Anderson.

Ceppitelli: 6.5. Buona partita per il difensore, nonostante la sfortunata autorete nel tentativo di anticipare Lucas Leiva. Controlla l’incedere dell’attacco laziale, annullando Immobile e costringendolo ad andare a prendere palla al limite dell’area rossoblù: l’ultima giocata del campano viene trasformata, purtroppo per il Cagliari, nel gol dell’anno.

Castan: 6.5. Esperienza da vendere e tranquillità negli interventi, tutti efficaci. L’aria da derby, per lui ex romanista, gli fa bene.

Faragò: 6.5. Percorre la corsia destra un gran numero di volte, costringendo Lukaku in ripiegamento; si rintana invece sulla difensiva a metà ripresa, quando la Lazio forza la mano per cercare il pareggio.

Ionita: 6-. Ci prova ma la sua conclusione centrale non impensierisce Strakosha. Aiuta i compagni di reparto nell’interdizione, senza tuttavia strafare (Dal 67’ Deiola: 5.5. Non incide come ci si augurava e rimedia anche un giallo).

Barella: 7. Belle aperture, abbinate però a qualche errore di troppo in impostazione, che gli si perdona. Sul finale riesce a cambiare passo facendo respirare la squadra, con gli ospiti che devono ricorrere al fallo per fermarlo, ma soprattutto trasforma con la serenità di un veterano il rigore del 2-1, il suo primo in Serie A. Esce a causa della fatica (Dal 90’ Dessena: s.v.).

Padoin: 6. Solito massimo impegno per garantire equilibrio tra i reparti e pressing.

Miangue: 6+. Confeziona un’azione d’oro, culminata con un cross al bacio per Han. Sono però troppe le incertezze tecniche: un banale tocco di mano, ad esempio, regala il calcio di punizione dal quale scaturisce il pari biancoceleste. Sfiora anche un altro autogol, col pallone che termina di poco a lato.

Han: 7. Corsa e sacrificio per il nordcoreano, al quale spetta di diritto un “pezzetto” del vantaggio cagliaritano: il suo colpo di testa, deviato da Strakosha sulla traversa, termina poi a Pavoletti che fortunosamente insacca. È bravo a cambiare ritmo, con la retroguardia ospite che non può che ricorrere al fallo per bloccare il suo incedere (Dall’80’ Farias: 5.5. Marcato strettissimo dalla retroguardia della Lazio, comprende un’incertezza della difesa ospite conquistando palla in seguito a un retropassaggio ma trovando la manona di Strakosha ad evitare il peggio).

Pavoletti: 7. Al posto giusto al momento giusto, trova la settima rete stagionale ribadendo in rete un colpo di testa di Han deviato sulla traversa. Si batte come un leone, facendo a sportellate con la difesa avversaria, e conquista il rigore del momentaneo 2-1, sfruttando un’indecisione laziale e venendo atterrato da Ramos.

All. Lopez: 6.5. Imposta un match basato sulla corsa e sul pressing asfissiante, e sceglie una tattica meno attendista delle precedenti partite. Dovrebbe tuttavia puntare decisamente di più sullo sviluppo del gioco lungo le corsie laterali: il primo gol deriva proprio da un’azione partita dalla fascia e conclusa con un cross al centro e colpo di testa. Certo, le opzioni dalla panchina per offrire risorse fresche a gara in corso non sono di prima qualità, ma il tecnico deve fare di necessità virtù.

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