Avramov: 6. Nel primo tempo devia in angolo un insidioso cross bolognese, evitando un imbarazzante vantaggio dei padroni di casa. Per il resto, è attento nelle conclusioni da lontano e nulla può fare sul rigore di Christodoulopoulos.
Perico: 6. Controlla bene le sortite avversarie, anche se si fa notare poco in fase di spinta. Ha l’opportunità del vantaggio nel primo tempo, ma il suo tiro è troppo centrale e viene neutralizzato da Curci (Dal 79’ Ibraimi: sv. Dieci minuti a disposizione, ma con un Bologna tutto arroccato a difendere il risultato non riesce a creare nessuna occasione importante).
Rossettini: 6. Non concede nessuna percussione centrale agli attaccanti felsinei, ma solamente tiri da lontano.
Astori: 6. Come il compagno di reparto non sbaglia nulla, ma si ritrova sotto a causa di un generoso rigore. Uno degli ultimi ad arrendersi.
Avelar: 5.5. Ha perennemente la fascia sinistra libera, ma di rado sale per effettuare qualche, inutile, cross al centro.
Dessena: 5.5. Si fa espellere per proteste a partita ormai conclusa, mettendo in difficoltà Lopez per costruire il centrocampo anti-Verona. Causa un discutibile rigore per il Bologna, anche se a centrocampo è il migliore in fase di pressing e impostazione.
Cossu: 5.5. Troppi passaggi sbagliati per un piede che dovrebbe essere uno dei più educati in campo. Non si risparmia nella rincorsa, spesso poco produttiva, ai portatori di palla avversari.
Vecino: 6. Ci prova dalla distanza con conclusioni deboli; talvolta si estranea troppo dal gioco, nascondendosi tra le maglie bolognesi.
Ekdal: 5.5. Calcia alto nel primo tempo il pallone del possibile vantaggio sardo, ignorando Dessena solo sulla destra. Esce dopo una prestazione senza infamia e senza lode, relegato sulla fascia sinistra e non nella trequarti (Dall’85’: Nenè: sv. Viene buttato dentro per cercare la zampata che avrebbe potuto valere il pareggio, ma non tocca nemmeno una palla).
Sau: 5.5. Nel primo tempo più dinamico, anche se finisce spesso in fuorigioco. Nella seconda frazione si estranea totalmente dal gioco, ricevendo peraltro pochi palloni sfruttabili dai compagni (Dal 70’ Pinilla: 6. Una sua debole conclusione, con una sorta di pallonetto, avrebbe potuto generare il pari, ma è stato bravo Curci ad opporsi. Le sue sponde finali non creano grosse opportunità ).
Ibarbo: 6. Il più dinamico dei rossoblù. Dai suoi piedi partono tutte le azioni del Cagliari degne di nota, anche se di gol nemmeno l’ombra.
Chi sale
Ibarbo è propositivo, anche se non riesce a trovare concretamente la via della rete. Avramov è come sempre positivo e concentrato, ma non può fare nulla sul rigore ben calciato da Lazaros.
Chi scende
A parte il colombiano, gli altri attaccanti sono impalpabili, e Curci viene impensierito in poche circostanze. Manca un gioco fluido che porti a costruire azioni da gol.