L'ex allenatore del Cagliari, ora alla guida della Cremonese, Massimo Rastelli, è stato intervistato stamani da "La Gazzetta Dello Sport".
Ecco alcuni passaggi fondamentali delle sue dichiarazioni in riferimento alle sue esperienze sulle panchine di Avellino e Cagliari e al suo avvenire come allenatore così come riportato da gianlucadimarzio.com:
"Due esperienze diverse. Ad Avellino dopo la promozione abbiamo fatto due ottimi campionati, a Cagliari non potevo sbagliare. Ora ho deciso di non aspettare la A perché qui si può costruire qualcosa di buono. Ho conosciuto il cavalier Arvedi, ha entusiasmo e vuol vincere. Subito o tra un anno.
Quando mi è stato chiesto di vincere ci sono riuscito. Noi andiamo avanti in silenzio per cercare di giocarci al meglio i playoff, che danno coraggio a tutti. E’ una B strana: con meno squadre i giocatori più forti sono meno sparpagliati.
Il mio ritorno in B è arrivato con naturalezza. Io vengo dal basso, sono partito dalla C2 e ho vinto, come in C1 e in B, e sempre arrivando primo. Ma andrei in A anche da ottavo.
Se spero di allenare fino a 80 anni dopo aver giocato fino a 40? Sì, altrimenti dopo che fai? Liedholm diceva che dal lunedì al sabato è il lavoro più bello, poi vengono quei maledetti 90’: io invece li considero benedetti, adrenalina pura. Mi godo il presente, non guardo troppo in là . E il presente di Cremona mi piace un sacco".