Sabato il Cagliari affronterà in casa il Pescara, la prima squadra che, in questa stagione, ha fatto tornare a casa i giocatori di Rastelli con in tasca nessun punto conquistato.
L'obiettivo, quindi, è quello di vendicare il risultato dell'andata che, tra l'altro, permetterebbe ai rossoblù di mettere in cassaforte tre punti fondamentali per la promozione in A, perché significherebbe staccare di tredici punti la terza in classifica (proprio la squadra abruzzese) e avere più di un piede nella massima serie.
Ovviamente il Pescara non ha alcuna intenzione di arrivare al Sant'Elia per fare la vittima sacrificale e Massimo Oddo, allenatore dei Delfini, lo ha ribadito piuttosto chiaramente nella conferenza stampa.
Ecco le sue parole:
"Tutte le squadre hanno le carte in regola per fare uno scherzetto al Cagliari. Le ha avute il Como e quindi non vedo perché non possa averle il Pescara, dipende da tante cose.
Se vinci tutte le partite in casa e ne pareggi solo una hai dei valori, il Cagliari è una squadra forte e probabilmente ha il maggior potenziale tecnico in Serie B.
Se dovesse vincere con noi avrebbe un piede e mezzo in Serie A, perché staccherebbe di tredici punti la terza, e dovrebbe succedere una catastrofe perché perdano la promozione.
Per loro è una partita decisiva in questo senso, per noi non lo è, ma è una partita importante in cui possiamo dare un segnale, possiamo non allontanarci. Io non vedo perché questo Pescara non possa andare a giocarsi la partita.
Il Cagliari ha poco da perdere: se vince ha chiuso il campionato, se pareggia lo ha mezzo chiuso, se perde comunque ha sette punti di vantaggio.
Noi abbiamo la giusta pressione, quella di andare a giocare su un campo difficile contro una squadra forte e dare un segnale al campionato.
Voglio che la squadra sia sempre corta, contro una squadra che ha fisicità , ripartenza, ha giocatori davanti devastanti per la Serie B e quindi dobbiamo fare una partita intelligente e attenta, coraggiosa e convinta. Il tipo di partita che faremo non si discosta da quello che vogliamo sempre fare.
Se ci sono differenze tra il Cagliari e il Bologna dell'anno scorso? Due squadre completamente diverse: il Bologna era una squadra un po' più vecchiotta, che correva un po' meno anche se aveva grandi valori tecnici.
Il Cagliari è una squadra giovane, che corre e ha valori tecnici importanti, che non gioca un brutto calcio perché, secondo me, ha anche delle buone trame di gioco.
Però è una squadra che dalla prima domenica ha messo subito in chiaro le cose senza avere momenti di difficoltà , perdere qualche partita ci sta durante un campionato ma è sempre stata lì davanti, cosa che il Bologna l'anno scorso non ha fatto".

