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Ecco Kovacic, il talento padrone del centrocampo interista

Il ventenne croato sarà l'avversario più pericoloso

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A 16 anni esordio nella Dinamo Zagabria, a 18 in nazionale, a 20 ha le chiavi del centrocampo dell'Inter. Si chiama Mateo Kovacic e di professione fa il numero 10. Non è uno che si accontenta del semplice compitino, i suoi straordinari sono quelle percussioni palla al piede che lo rendono una gemma preziosa. Arrivato all'Inter il 31 gennaio del 2013 dalla Croazia, dove era (ed è) noto come l'erede di Modric, il suo impatto col calcio Italiano non è stato semplice, specie con quello molto tattico di Mazzarri. Quest'anno la svolta. Kovacic sta prendendo in mano la mediana nerazzurra, con giocate di livello assoluto, gol ed assist. Decisiva per questo cambiamento la presenza al suo fianco di Gary Medel, autentico pitbull tutto polmoni che "corre per lui", permettendogli di risparmiar fiato e di guadagnare in qualità, un po' come faceva Gattuso con Pirlo o Furino con Platini, per intenderci. Questo sta diventando l'anno della sua esplosione e su di lui si stanno muovendo diversi club di primo piano sparsi per l'Europa, che fiutano il colpo grosso. Il Cagliari dovrà stare molto attento al talento croato, che in questo momento rappresenta il fulcro del gioco interista. Con lui la manovra del club milanese risulta decisamente più rapida e scorrevole, lui che ha nel suo repertorio diverse soluzioni di gioco: sia un preciso lancio lungo, sia un ottimo dribbling, ma anche un buon tiro. Domenica, considerata anche l'assenza di Icardi, sarà il gioiello balcanico l'avversario più pericoloso. Perché quest'anno Kovacic dovrà davvero dimostrare di essere Kovacic, il più giovane esordiente e marcatore del campionato croato di sempre. 

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