L'ultima gara dell'anno più sfortunato di sempre vede il Cagliari contro la Roma, una squadra che sta disputando un buon campionato. Sarebbe potuto essere buonissimo e in effetti, prima del blackout nel secondo tempo del posticipo, lo era anche. I giallorossi, meritatamente in vantaggio contro un'Atalanta dominata nel primo tempo, al ritorno in campo dagli spogliatoi si son visti raggiungere, ribaltare e infine umiliare dal genio di Josip Ilicic, subentrato all'intervallo e mattatore del match. Ma la Roma, nonostante il k.o., rimane saldamente al quarto posto e contro il Cagliari farà di tutto per continuare la lotta per la Champions. Merito di uno scatenato Henrikh Mkhitaryan, già autore di sette gol nelle prime dodici apparizioni, e assoluto trascinatore di una Roma che ha dovuto fare i conti anche con l'assenza per Covid-19 di Edin Dzeko.
Proprio il bosniaco ha ritrovato la condizione nelle ultime uscite, tornando al gol e candidandosi a riprendersi la squadra sulle spalle. L'unica costante (se vogliamo) negativa riguarda la porta: all'indomani della cessione di Olsen, era stato individuato in Pau Lopez il numero uno che non avrebbe dovuto far rimpiangere il fenomeno Alisson. Ma lo spagnolo ha quasi sempre deluso, convincendo addirittura Fonseca a trasformare Mirante nel primo portiere di questa Roma. Mirante che, dopo un ottimo inizio, ha incespicato a sua volta: attualmente il ballottaggio è più che mai aperto, anche se il secondo dei due sembra avanti nelle gerarchie.
Probabile formazione (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Pellegrini, Bruno Peres; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko. All.Fonseca