Ventisettesima giornata. Il Cagliari vola a Bologna in una trasferta fondamentale in chiave salvezza. Con un successo, probabilmente, i sardi chiuderebbero definitivamente la pratica. A farne le spese potrebbe essere proprio il club felsineo, al momento terzultimo con diciotto punti.

Gli emiliani sono reduci da tre sconfitte consecutive, che hanno minato lo score di Mihajlovic, presentatosi alla piazza con quattro punti nelle prime due apparizioni contro Inter (vittoria a San Siro) e Genoa.

Proprio il tecnico serbo sta cambiando tantissimo il volto di questa squadra, trasformando completamente lo spirito tattico. Filippo Inzaghi, precedente alle allenatore, aveva trasmesso una mentalità decisamente prudente, cercando di dare solidità alla squadra. Miha ha stravolto quest'idea tattica, dando fiducia alla squadra e istruendola su un coraggioso gegenpressing, volto a recuperare immediatamente la sfera una volta persa.

Ancora, il tecnico ex Milan è ripartito da alcuni uomini chiave affossati dall'inverno, uno su tutti Pulgar: Mihajlovic crede tantissimo in questo metronomo cileno, e a lui ha affidato le chiavi del centrocampo. Il regista, in difficoltà con Inzaghi, sembra rivitalizzato, diventando fondamentale per le geometrie del Bologna. É lui ad abbassarsi per iniziare l'azione, dettando così i tempi della manovra.

Un altro giocatore chiave nello scacchiere di Sinisa è Roberto Soriano, già allenato ai tempi della Samp. Schierato sulla trequarti, gran parte delle azioni offensive partono dal suo estro, in grado di sfornare gol e assist per le punte. Proprio le punte sono la nota dolente di questa squadra: il capocannoniere è Santander, con sei reti all'attivo. Ma benché El Ropero sia un ottimo attaccante, generoso e utilissimo alla manovra, non è certamente un bomber: Mihajlovic sta provando a rilanciare Mattia Destro, ma la missione non è delle più semplici.

Probabile formazione (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Pulgar, Poli; Sansone, Soriano, Palacio; Santander.