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Una squadra ritrovata: ecco l'Inter di Spalletti, contro il Cagliari per convincere

Conosciamo meglio i prossimi avversari dei rossoblù

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Altro giro, altra corsa. Il tour de force del Cagliari prosegue, e domani i sardi faranno visita all'Inter, nella spettacolare cornice del San Siro. E la sfida non arriva forse nel migliore dei momenti, perché i nerazzurri stanno vivendo il più classico dei magic moments: alla clamorosa rimonta contro il Tottenham è seguita la vittoria in extremis contro la Samp, per poi andare a vincere, ancora nel finale, contro la Fiorentina. Ora gli uomini di Spalletti vogliono dare continuità ai risultati, e dimostrare di potersi imporre di autorità e non solo col carattere e i denti.

Di sicuro a questa squadra non manca la personalità: l'inizio di stagione disastroso, con quattro punti nelle prime quattro senza affrontare nessuna big, avrebbe potuto spezzare le gambe a molti gruppi, specie se partiti con l'ambizione/pressione di essere l'anti-Juve. Invece l'Inter ha reagito, mostrando gli artigli in Champions e cavalcando l'onda in campionato, presentandosi al match contro il Cagliari con dieci punti e un sesto posto che sa tanto di ossigeno.

Il dato ancora più confortante per Spalletti, e più preoccupante per i rossoblù, è che nel turno infrasettimanale si è sbloccato Icardi, stranamente ancora a secco dopo cinque giornate. Maurito ha abituato la Serie A a caterve di gol, ad arrivare praticamente sempre nel club dei venti gol, e aver trovato il primo sigillo stagionale potrebbe aiutarlo non poco. Dicono che i gol per i centravanti siano come il tubetto del ketchup: spremi spremi sinché non escono tutti assieme.

Un'importante intuizione del tecnico di Certaldo sta anche nell'aver rispolverato Candreva, un giocatore che sembrava perso e che ora sta tornando utilissimo alla causa a sorpresa. Fondamentale anche il ritorno ad alti livelli di Brozovic, che dopo un inizio horror sta lentamente tornando quel fantastico regista che aveva conquistato tutti anche in Croazia. Tatticamente l'Inter si dispone con un 4-2-3-1 di impronta Spallettiana, con un trequartista poco elegante ma abilissimo nel rompere le scatole ai portatori di palla avversari. Al mister ex Zenit piace avere in quella zona un uomo di movimento, uno che si sappia inserire con cattiveria ma che sappia anche dare un contributo in fase difensiva: in quest'ottica Nainggolan è il prototipo di quel tipo di calciatore. Andiamo a vedere le possibili scelte di formazione:

Probabile formazione (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Candreva, Nainggolan, Perisic; Icardi.

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