Cose del genere non si erano viste neanche ai tempi del “Pibe de Oro”. Il Napoli di Maurizio Sarri esprime ormai da un paio d'anni il calcio più bello d'Europa insieme al Manchester City di Pep Guardiola. Un calcio fatto di grande intensità e di movimenti senza palla. Un calcio fluido, dinamico, offensivo. Un calcio bello da vedere.
Gli azzurri mai come in questa stagione si stanno avvicinando, passo dopo passo, al sogno cullato da troppo tempo. Un sogno chiamato scudetto che è diventato quasi un'ossessione per Maurizio Sarri, per i suoi giocatori e per tutta la tifoseria.
E proprio questa ossessione ha portato il Napoli ha staccare la spina nelle gare di coppa. Prima in coppa Italia, battuti dall'Atalanta di Gasperini al San Paolo ai quarti di finale. Poi in Europa League. E proprio l'eliminazione dall'Europa ha suscitato qualche critica, forse le prime della stagione. Sul banco degli imputati è finita la gara di andata persa (in casa) con il Lipsia per 3-1. Lo stesso Maurizio Sarri aveva ammesso che la squadra era scesa in campo con ben altro atteggiamento con cui solitamente gioca in campionato. A nulla è bastato il 2-0 alla Red Bull Arena nella gara di ritorno. Ma è un risultato che comunque permette al Napoli di uscire a testa alta.
Ora non ci sono più attenuanti. Ora è successo quello che forse (inconsciamente e involontariamente) si voleva. Ora il Napoli si può concentrare solo sul campionato. Anche perché ha il fiato sul collo della Juventus che non sembra cedere il passo e che mette ulteriore pressione al Napoli partita dopo partita.
Insomma per Sarri e per il suo Napoli è arrivato il momento della verità. Per adesso il sogno è stato soltanto accarezzato. Ora arrivano i punti decisivi.
Giocare a Cagliari per gli azzurri non è mai stata cosa semplice. Forse è uno dei campi dove i napoletani soffrono di più. O almeno lo era fino a qualche anno fa. In effetti l'ultima vittoria del rossoblù, contro il Napoli, risale al 2009 e fu firmata da Lazzari e Jeda. Poi sono arrivati soltanto pareggi (alcuni rocamboleschi come il 3-3 sempre nel 2009, in cui il Cagliari sotto per 2-0 ribaltò la gara sul 3-2 per poi subire il gol del pari definitivo al 90') e dolorose sconfitte (l'ultima risale allo scorso anno, dove il Napoli rifilò un 5-0 alla squadra di Rastelli).
Per quanto riguarda la formazione Sarri dovrebbe confermare i “soliti 11” con cui gioca in campionato. Quindi, 4-3-3 con Reina in porta, Koulibaly e Albiol al centro della difesa, Hysaj a destra e Mario Rui a sinistra. In mezzo al campo Jorghinho distribuirà i palloni e verrà aiutato nell'impostazione da Hamsik (che in fase offensiva si inerirà tra le linee) e dal prezioso lavoro sporco di Allan. In attacco un tridente che sta facendo sognare un'intera città: Callejon, Mertens, Insigne.