“Il meglio deve ancora venire” recita il ritornello di una celebre canzone di Ligabue. E questa canzone potrebbe fare da sottofondo alla stagione incredibile dell'Atalanta. La Dea di Gasperini avrebbe dovuto fare da comparsa al girone E di Europa Legue. Ma il calcio è strano. E l'Atalanta oltre a vincere meritatamente il girone, è andata a Liverpool, a dare una lezione di calcio all'Everton. Ci è passato pure il Lione, a Reggio Emilia, e i ciprioti dell'Apollon Limassol.
Gomez e compagni sono consapevoli che si sta scrivendo la storia. Mai l'Atalanta era arrivata così in alto. E a febbraio ci sarà un appuntamento da non peredere. La Dea andrà a giocarsi i sedicesimi di coppa al Signal Iduna Park, semplicemente il Westfalenstadion, semplicemente lo stadio del Borussia Dortmund.
La partita sulla carta è proibitiva ma i bergamaschi hanno dimostrato che un sogno può diventare realtà. E che nessuno è imbattibile. Neanche questo Dortumund che fino a quattro anni fa si giocava la finale di Champions con il Bayern.
In campionato i bergamaschi, sulla falsariga di quello dello scorso anno, proseguono a vele spiegate. Dopo un inizio di assestamento, con qualche caduta normale dovuta anche agli impegni di coppa, la squadra di Gasperini ha agganciato la Sampdoria e si trova al sesto posto in piena zona Europa League.
Tra l'altro è una squadra in grande salute ed è reduce da otto risultati utili di fila, e da una vittoria importante rimediata contro il Milan a San Siro.
Se l'Atalanta dovesse vincere con il Cagliari concluderebbe un ottimo 2017 con 70 punti ottenuti nell'intero anno solare in serie A. I pronostici danno per favorita la Dea, che potrebbe chiudere il giorne di andata con 30 punti. Ma il Cagliari dell'ultimo mese si esprime meglio in trasferta che alla Sardegna Arena, dove ha perso l'ultima gara con la Fiorentina. E non andrà di certo a Bergamo con il pensiero di cosa fare per capodanno.
Ci sono davvero pochi dubbi di formazione per il Gasp. Il modulo è il solito, 3-4-1-2. Berisha in porta, trio difensivo composto da Toloi, Caldara e Masiello (attenzione a Palomino, in ballottaggio Toloi), in cabina di regia il duo Cristante-Freuler, con Hateboer e Spinazzola sulle corsie, Ilicic sulla trequarti, con Petagna e il “Papu” Gomez a comporre il reparto offensivo.