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Immutato ed ambizioso: ecco il Bologna anti Cagliari

Gli emiliani in zona Europa

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Nell'ultima sessione di mercato estiva, Il Milan è stata la squadra che speso di più in serie A (circa 230 milioni). Il Bologna invece ne ha speso soltanto 10. Eppure le cifre nel calcio non sono tutto. E lo dimostra proprio il Bologna che condivide paradassalmente con il Milan il settimo posto in classifica.

I felsinei stanno disputando una grande campionato, contro ogni previsione. E l'Europa, che rappresentava un sogno fino a qualche mese fa, o meglio che non rientrava nei piani della società, ora non è poi così lontana.

Giusto, quindi, attribuire al Bologna l'etichetta squadra rivelazione di questo campionato (almeno fino a questo momento). E se gli emiliani sono tornati ai vertici della serie A molto lo devono a Roberto Donadoni che è riuscito a lanciare tanti giovani, seguendo il modello atalantino, anche quando (già lo scorso anno) la squadra non brillava.

I giocatori, infatti, sono praticamente gli stessi dello scorso anno, salvo Dzemaili che è andato al Montreal Impact (altra squadra di proprietà del presidente Joey Saputo). Oggi le cose sono cambiate e tutti vanno pazzi per Simone Verdi, per Godfred Donsah e per Erick Pulgar, giusto per citarne qualcuno.  

Donadoni ci crede all'Europa, è consapevole di avere un bel potenziale tra le mani. Inoltre la grande forza economica che c'è alle spalle del Bologna permette al tecnico di poter pianificare il futuro, anche quando c'è un Inter alla porta che bussa per Simone Verdi. Se si vuole crescere, se si vuole diventare grandi, bisogna archiviare la grande vittoria di sabato scorso con la Samp e pensare ad un Cagliari che in campionato fa bene, ma che è reduce da una pesante eliminazione di Coppa Italia con il Pordenone.

Donadoni, tra l'altro un ex Cagliari, conferma il solito 4-3-3. Deve però fare a meno di Torosidis che è stato espulso la scorsa settimana. A difendere la porta ci sarà Mirante mentre in difesa Masina prenderà il posto di Torosidis sulla corsia di sinistra. I difensori centrali dovrebbero essere De Maio e Helander (anche se Maietta potrebbe avere qualche chance di giocare dal 1') mentre e a destra gioca Mbaye. Pulgar sarà il regista del centrocampo a 3, Donsah e Poli sarano gli interni. Destro, Palacio e Verdi andranno a comporre un bel tridente offensivo.

Il Bologna è  l'emblema del concetto che “il lavoro paga”. Sempre.

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