È una Roma straripante. Dopo il successo di giovedì sera in coppa Italia per 4-0 contro la Sampdoria, i giallorossi puntano al campionato. Ora, con la caduta della Juve al Franchi, la lotta per lo scudetto è apertissima.
Al varco però c’è il Cagliari, che all’andata aveva strappato un pareggio in extremis, dopo essere stato in svantaggio per 2 a 0. Ma quella era un’altra Roma, appena uscita dai preliminari di Champions con le ossa rotte. Era calcio d’agosto.
Adesso la squadra di Spalletti fa sul serio. La Roma ha una sua fisionomia ben definita, esprime un calcio (a tratti spettacolare) che è improntato si, sull’equilibrio, ma anche e soprattutto sulle ripartenze degli esterni offensivi. Salah, Perotti, El shaarawy (e Florenzi anche se infortunato) sono giocatori che si esaltano con questo tipo di gioco. Palla al piede sono tra i più veloci in serie A. Il 99% delle volte saltano l’uomo nell’uno contro uno, creando la superiorità numerica. E se mettono la palla in mezzo c’è Edin Dzeko che quest’anno la butta sempre dentro (19 reti stagionali).
Va anche riconosciuto il merito di Spalletti di aver spostato Radja Nainggolan (il grande ex) sulla trequarti. Da quando è tornato l’allenatore toscano sulla panchina capitolina, il “ninja” si è rivelato un centrocampista-goleador (14 reti in quasi un anno). È lui il vero trascinatore dei giallorossi, forse anche più di Dzeko. E dire che un centrocampista completo come lui non c’è in serie A non è un’esagerazione. Anche giocando tra le linee, non rinuncia a rientrare per partecipare la fase difensiva. E quando lo fa, interdice o sviluppa addirittura la manovra.
All’Olimpico arriva il Cagliari, che attraversa un buon momento di forma. Spalletti continua a puntare sul 3-4-2-1, dopo aver giocato per 2/3 dell’andata con il 4-2-3-1. Szczesny in porta, difesa a tre composta da Rudiger (che prende il posto dell’assente Juan Jesus), Manolas e Fazio. In cabina di regia in duo formato da De Rossi e Strootman, affiancati dai due esterni offensivi Bruno Peres e il brasiliano Emerson. Tra le linee agiranno Nainggolan e Perotti che supporteranno la macchina da gol, Edin Dzeko (anche se non segna in campionato da un mese).
C’è un campionato da vincere. C’è un pareggio da vendicare.