Il Cagliari si avvicina al secondo scontro diretto consecutivo: domenica, alle ore 12.30, al Sant'Elia arriverà il Cesena, capolista in coabitazione con la squadra di Massimo Rastelli. Del prossimo impegno, della sconfitta di Pescara e del momento dei rossoblu, abbiamo chiacchierato, in esclusiva, con Federico Casotti, giornalista e direttore di Goal.com.
A Pescara, è arrivata la prima sconfitta in campionato per il Cagliari. Quali sono stati gli errori commessi dalla squadra che hanno incisivo sul risultato finale?
“Direi che l’espulsione di Di Gennaro ha concesso un vantaggio concreto al Pescara, permettendogli di prendere coraggio e di gestire una superiorità numerica che già aveva avuto modo di vivere nelle precedenti partite. Spesso le gare sono questioni di dettagli poco percettibili, in questo caso mi pare che l’uomo in meno abbia fatto la differenza in negativo per i rossoblu”.
Sull'undici titolare schierato da Rastelli, che è stato contestato dai tifosi, che ne pensi?
“Se il riferimento è alle scelte in attacco, credo che sì. A posteriori, almeno uno tra Sau e Farias avrebbe potuto trarre maggior vantaggio dagli spazi lasciati dalla difesa del Pescara, sarebbero stati più adatti a un assetto da trasferta. Ma dopo la partita è sempre facile fare le pulci all’allenatore. C’è anche un aspetto di condizione atletica da preservare, non possono sempre giocare gli stessi”.
Zero punti raccolti contro una delle formazioni favorite alla promozione. Questo risultato potrà avere delle ripercussioni negative, nell'immediato, sul proseguo della stagione?
“Non penso proprio, sarebbe grave il contrario. La B è una lunga maratona, non sono 42 km ma 42 giornate. Capisco che a Cagliari ci siano grandi aspettative e tanta voglia di tornare in Serie A, “al proprio posto”, ma serve pazienza. Anche se si ha in mano uno degli organici migliori del campionato. C’è tutto il tempo per condurre un campionato di vertice e insieme costruire le basi per qualcosa di buono in A”.
Ben sei, in altrettante gare, le reti subite dai rossoblu. Oltre al problema legato alla difesa, quali lacune hai riscontrato in queste prime uscite?
“Il fatto che l’unico 'clean sheet' sia arrivato alla prima giornata è indicativo. La principale difficoltà per Rastelli in questa stagione sarà quello di tenere alta la guardia fino alla fine, e non far pensare al gruppo che la promozione si possa ottenere senza fatica o che in qualche modo sia dovuta. Questa secondo me sarà la difficoltà maggiore”.
Il parco attaccanti a disposizione di Rastelli è abbondante e di livello. In questo avvio chi ti ha convinto di più?
“Seguo Giannetti sin dai tempi della Primavera della Juventus e ho visto che ha iniziato bene. Spero che questa possa essere finalmente la stagione della sua maturità. Fondamentale arrivare almeno in doppia cifra”.
Tre compagini in vetta, tra le quali il Cesena, prossimo ospite al Sant'Elia. Che partita sarà?
“Diciamo che le Nazionali arrivano in soccorso al Cagliari, infatti ci saranno delle assenze significative per i romagnoli. In generale mi aspetto una partita tirata, contro una squadra in forma, che bada al sodo e al contrario del Cagliari bada molto al sodo e alla concretezza, guardando poco allo spettacolo. Come a Pescara, potrebbero entrare in gioco i singoli episodi, e questo rappresenta sempre un rischio per chi pensa invece a proporre gioco”.