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ESCLUSIVA – Copparoni: “Un errore pensare a grandi risultati con Zeman. La Serie B è una sconfitta per tutti”

L'ex portiere del Cagliari, al nostro quotidiano, ha parlato della stagione dei rossoblù

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Renato Copparoni, portiere del Cagliari dal 1972 al 1978, ha provato i sentimenti, l'angoscia e la tristezza di una retrocessione in serie B. Fece l'esordio in serie A nel '73, per poi disputare le successive due stagioni da titolare nel torneo cadetto a difesa dei pali rossoblù, per poi lasciare la Sardegna direzione Torino. Fu il primo estremo difensore italiano a neutralizzare un calcio di rigore a Maradona, al San Paolo, in un Napoli-Torino (3-1) del 1986. Attualmente vicepresidente e allenatore dell'Italpiombo, compagine militante nel campionato di Terza Categoria sarda, Copparoni ha parlato al nostro quotidiano della fallimentare annata del Cagliari.

Che effetto le ha fatto vedere il Cagliari retrocedere in serie B?

“Il Cagliari in serie B è una sconfitta per tutti, dalla società ai tecnici che si sono succeduti, ai giocatori per finire ai tifosi incolpevoli. E' stata una annata sfortunata, ma anche con errori da parte di tutti. E' un forte dispiacere ma non è un dramma. Si riparte dai cadetti pronti per essere protagonisti. Auspico un solo anno di purgatorio”.

Secondo lei, quali sono stati gli errori più gravi commessi?

“Un errore penso sia stato credere di aver costruito una squadra nuova certi che con Zeman si sarebbero ottenuti grandi risultati. La realtà purtroppo è stata un'altra. Forse, con il senno di poi, non si sarebbe dovuto cambiare Zeman nel periodo in cui si apriva il mercato di riparazione, ma ripeto, con il senno di poi. I giovani in cui si credeva, alla lunga non hanno dato quanto ci si aspettava”.

Con tutta probabilità lasceranno la maglia rossoblù pezzi importanti, uno tra tutti Ekdal. Cosa pensa di questa politica applicata dalla società?

“E' nella logica del calcio. Se un giocatore è richiesto da società di categoria superiore e desidera andare via, la società ne prende atto. L'importante che venga/no rimpiazzati da elementi di buon livello ed adatti alla serie B”.

Per il futuro, da quali basi si dovrà ricominciare?

“La società è in fase di rinnovamento, le dimissioni di Marroccu han fatto si che oltre all'allenatore si cercasse anche un nuovo Ds per predisporre la campagna acquisti/cessioni. Occorre, quindi aspettare per poi ripartire”.

Capitolo allenatore: riconfermerebbe la coppia Festa-Suazo, o andrebbe altrove alla ricerca di una nuova figura?

“Festa si è comportato bene, è riuscito ad entrare un po' nella testa dei giocatori e questo ha permesso di ottenere dei buoni risultati. Se la società puntasse su un giovane, sicuramente lo vedrei bene ancora al timone del Cagliari. Credo, però, che la società punti ad un allenatore esperto e anche che conosca bene la serie B”.

 

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