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Cagliari, ecco la classifica dei dieci migliori rossoblù del 2015

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La fine dell’anno ci ha già suggerito la Top Ten dei gol più belli del 2015 rossoblù. Oggi proveremo a stilare una classifica sui dieci migliori giocatori dell’anno appena concluso.

10. Antonio Balzano: il terzino voluto fortemente da Zeman arrivò in Sardegna nel corso dell’estate 2014. Bastarono poche partite per capire che il terzino aveva le carte in regola per conquistare l’isola. A suon di prestazioni e con tanto cuore Balzano è diventato un leader dello spogliatoio e un idolo del pubblico. Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio della retrocessione, una magnifica conferma in B.

9. Federico Melchiorri: è passato troppo poco tempo per regalargli una posizione migliore. Ma questo ragazzo ci ha messo davvero poco a prendersi le copertine. Tanta qualità unita ad una generosità da mediano, il centravanti più invidiato della cadetteria (e forse il più forte). Ma soprattutto un umiltà che gli permetterà di dire ancora tanto, anche a livelli più alti della B.

8. Godfred Donsah: arrivato come mister nessuno, lanciato nella mischia soprattutto da Zola, il classe 1996 ha impressionato tutti con un mix tra straripante forza fisica e due piedi niente male. Peccato per l’addio non proprio indolore, per usare un eufemismo. Peccato perché la Sardegna ci sperava, peccato perché la gente si era innamorata.

7. Galvao Joao Pedro: questo 23 enne brasiliano arriva negli ultimi giorni del mercato estivo del 2014 e si presenta al mondo rossoblù con cinque gol in due amichevoli. Gli occhi son tutti su di lui ma, quando lanciato in campionato, fallisce miseramente, guadagnandosi la frettolosa etichetta di bidone. Si risveglia nella seconda parte del campionato, poi quest’anno la consacrazione agli ordini di Rastelli. E soprattutto la conferma che trattasi di un trequartista. Nothing else.

6. Davide Di Gennaro: dei “nuovi” quello più avanti in classifica. In tre mesi Davide si è silenziosamente preso il Cagliari, diventando pressoché insostituibile in cabina di regia. Due piedi fatati al servizio della squadra, un playmaker coi controfiocchi. E due domande: dove sei stato fino ad oggi? Ma soprattutto, che ci fa uno così in serie B?

5. Luca Rossettini: in mezzo al disastro del Cagliari della passata stagione la fragorosa esplosione di questo elegante centrale di difesa. Messi a tacere tutti coloro i quali affermavano che senza Astori non sarebbe stato nessuno, conquistata persino la nazionale di Conte. Un signor difensore che, purtroppo, non poteva accettare la B nel momento migliore della sua carriera.

4. Marco Sau: questione di decisioni. Quando hai esordito in nazionale, quando giocheresti in mezza Serie A, quando sei potenzialmente un pesce fuor d’acqua in B e accetti comunque di scenderci, o sei un pazzo o sei Marco Sau. Uno che ha fatto del Cagliari e dei colori rossoblù una scelta di vita, uno che anche in questo 2015 non è mai stato fischiato da un pubblico che lo ha amato sin dal primo istante. Sardi si nasce, ma Pattolino si diventa.

3. Diego Farias: capocannoniere di questo 2015 rossoblù, lui che non è neanche una prima punta. Inizialmente fischiato e criticato, ha saputo conquistare la piazza coi suoi sorrisi ma soprattutto con gol, assist e dribbling. Da mani nei capelli il suo gol alla Fiorentina, da applausi la discesa in B col Cagliari nonostante le numerose offerte.

2. Albin Ekdal: un vero peccato aver perso uno così. Umile, silenzioso, fortissimo. Vive nella stagione 2014-15 la sua definitiva consacrazione, senza praticamente sbagliare mai una partita. Trascinatore di un Cagliari allo sbando, dopo aver predicato nel deserto lascia la Sardegna per accasarsi all’Amburgo. Eppure, tra tutti i i giocatori che hanno lasciato l’isola, Ekdal non verrà mai ricordato negativamente. Campione.

1. Daniele Conti, Andrea Cossu, Francesco Pisano: le bandiere che salutano. Leggenda il primo, idolo della curva il  secondo, amato da tutti il terzo. Dopo tanti anni di valoroso servizio, tra vittorie, salvezze, gioie, sorrisi, sconfitte e lacrime, i tre comandanti lasciano la barca. Struggente l’addio al Sant’Elia. C’è chi dimentica, ma la Sardegna no.

Questa la nostra top Ten, qual è la vostra?
 

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