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La partita vista dalla Curva Nord: va in scena la vergogna (FOTO)

Come trasformare una festa in una vergogna

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DALLA NOSTRA INVIATA AL SANT'ELIA - Alexandra Atzori

Ciao a tutti! Questa è la prima “puntata” della mia rubrica che abbiamo deciso con la redazione, si occuperà di raccontare la partita dal punto di vista non della giornalista ma della tifosa. Devo ammettere che non abbiamo scelto la partita migliore: mi aspettavo una gara con un tifo “caldo”, come le altre volte, e il primo tempo l’abbiamo trascorso in un silenzio di tomba; mi aspettavo che avremmo fatto una grande partita e così non è stato. E vabbè!

Il primo tempo è stato surreale: è rarissimo e stranissimo assistere a una partita senza la colonna sonora dei cori degli Sconvolts. Ora, io non ho ancora capito le ragioni di questo sciopero, probabilmente c’entra il fatto che, in settimana, è stato fermato un membro che si pensava stesse portando bombe carta al resto del gruppo per la partita di oggi. E penso che il silenzio dei primi quarantacinque minuti fosse inteso a esprimere il disappunto del gruppo per questa situazione: a questo silenzio si è aggiunto pure quello del resto della curva per la partita incolore della squadra e per il gol preso. Serpeggiavano qua e là le critiche a Lopez con i soliti suggerimenti tattici: chi voleva Murru, chi urlava di mettere Perico, chi consigliava di mettere Pinilla e di togliere immediatamente Nenè. La prima frazione si conclude con un caldo boia e il morale sotto i tacchi.

Si sperava nel secondo tempo: finalmente iniziano i cori. Un bel po’ di disappunto serpeggia perché sono pochi i canti di incitamento alla squadra e sono troppi, invece, quelli “contro”: comprensibilissimi quelli diretto verso il Presidente e si possono capire anche quelli contro il sindaco; molto, molto meno accettabili i soliti, stupidi cori contro la polizia, i giornalisti e Marchetti. Sono la prima che presa dalla foga agonistica, prende a parolacce tutto e tutti, però entro certi limiti: se si vuole prendere di mira qualcuno, sarebbe opportuno criticare il modo di giocare e attenersi all’ambito calcistico.

È la stessa ragione che ha portato alla diffida della curva contro il Milan (come pretendere che Balotelli, dopo aver passato la partita intera a sentire dare della “passeggiatrice” alla madre, non reagisca? Marchetti ha passato i secondi quarantacinque minuti a sentire i cori contro se stesso e la sua famiglia e non ha fatto una piega: un signore). Nel frattempo entra Pinilla, realizzando il desiderio dell’intero stadio, e dopo dieci minuti è pronto dagli undici metri: tratteniamo tutti il fiato ed ecco che la frittata è fatta. Rigore sbagliato e subito dopo 2-0 per la Lazio. Ormai capiamo che è andata, la partita dopo 70 minuti è finita. Non ci resta che concentrarci sui cori. Speravamo iniziassero seriamente quelli a sostegno della squadra e così non è stato, e sono stata contenta di vedere che in tanti la pensavano come me.

Non so se squalificheranno davvero la Curva, spero di no ma se così fosse, sarebbe ora di imparare la lezione. Oggi dovevo parlare del tifo durante la partita ma la verità, è che oggi tifo non ce n’è stato. Speriamo vada meglio contro il Verona.

Forza Cagliari sempre!

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