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Verso il Milan, Nicola: "In campo voglio ardore"

"Mercato? La società sta facendo le sue valutazioni"

La Redazione
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Domani sera il Cagliari è impegnato nel prestigioso campo di San Siro e cerca un risultato positivo per dare seguito alla vittoria contro il Monza di domenica scorsa. Davide Nicola ha appena parlato in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Milan.

Ecco le sue parole:

“Gli esami non finiscono mai, soprattutto per noi, nel girone di ritorno dovremo essere guidati da voglia di crederci e da ardore, dovremo cercare il risultato attraverso la prestazione. Infortunati? Mina ha lavorato a parte e vediamo se cosa riusciremo a fare, facciamo il briefing con i dottori e vediamo cosa dicono. Luvumbo non ci sarà. 

 Nel girone di andata sono stati fatti dei punti, con identità e voglia di giocarsela con tutti. Sembrano pochi ma c'è stato un piccolo miglioramento rispetto all'anno scorso, ci sono stati pochi cambiamenti di interpreti, abbiamo già parlato con la società per capire cosa si può fare, vedere se magari c'è qualcuno che ha esigenza di giocare di più, ma il 95% del gruppo è questo, tutti hanno dimostrato attaccamento, lasciamo lavorare la società. 

Il Milan credo sia sempre la stessa squadra, non è cambiate nelle ultime settimane, ha grandi giocatori ed è molto competitiva, la dimostrazione della Supercoppa dà la cifra della loro forza. Ho visto una squadra aggressiva e che verticalizza di più rispetto a prima. Noi dobbiamo continuare a fare ciò che facciamo sempre, dobbiamo credere nel nostro gioco, abili nel passaggio da una fase all'altra.

Caprile? Lo conosco, è abile tra i pali che con i piedi, nella costruzione del gioco e a controllare palloni vaganti in area. Scuffet ha trovato l'approdo in una grande squadra e se lo merita. É andata via la migliore versione di Scuffet che conoscevo fin dai tempi di Udine. 

Il Milan ha giocato più forte nel secondo tempo ed è una squadra abituata  a giocare ogni tre giorni, non credo avrà risentito per gli sforzi di Supercoppa. 

La quadratura della squadra si è trovata perchè ci sono 18/19 giocatori che giocano tanto e che si possono considerare tutti titolari. Makoumbou e Adopo hanno giocato più spesso recentemente ma ciò non vuol dire che Marin e Deiola non vengano considerati. Li considero tutti molto importanti. Lo stesso discorso vale per Prati, che considero un grande giocatore, solo che a seconda di come giochiamo non possiamo permetterci di mettere cinque centrocampisti in campo.

Obert? Deve dare di tutto e di più, sa che lo consideriamo congruo al progetto e un ottimo prospetto futuro, è un nazionale e non è l'ultimo arrivato. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri giovani della rosa, dai 25 anni in giù. Li stiamo valorizzando e dobbiamo farlo sempre di più. 

Sappiamo che sarà dura e che la strada e lunga, ma quando siamo squadra per 100 minuti possiamo avere le nostre possibilità. 

Stravolgere ciò che è stato fatto è qualcosa che si fa quando ciò che ci si è prefissati a inizio anno non sta dando i suoi frutti, e non mi pare sia il caso, i ragazzi hanno recepito tutto quello che ho proposto loro e credo che chi vede il Cagliari in campo si diverta. Adesso vediamo se ci saranno delle modifiche della rosa, vediamo se ci sarà chi ha bisogno di cambiare per giocare di più e la società farà tutte queste valutazioni" .

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