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Di Francesco: "Costruito tanto, arbitraggio non all'altezza"

"La pazienza ha un limite"

La Redazione - Luca Neri (inviato)
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La gara tra Cagliari Milan è terminata con il risultato di 0-2 ed Eusebio Di Francesco è appena arrivato ai microfoni di Sky per commentare la prestazione contro i rossoneri.

Ecco le sue parole:

“Peccato per il secondo gol preso, una palla leggibile secondo me. Peccato per l’episodio su Sottil, magari quando le cose non girano nel modo giusto neanche gli episodi vanno a favore. Rigore simile a quello del Milan? Ibra è stato più furbo, esperto. Oggi siamo stati bravi per alcuni tratti a mettere in difficoltà il Milan, meno nella finalizzazione. Oggi pesano i punti, la classifica.

Non penso che sia un problema tecnico tattico. La parte psicologica va curata dall’allenatore. Non capita raramente che una squadra magari non si esprima in maniera brillante ma riesca a portare a casa il risultato con la forza del gruppo.

Godin, Radja e Duncan? I giocatori importanti ci possono dare una mano, Godin ci è mancato per molto tempo. Duncan lo conoscevo, ci serviva fisicità e lui può darci una mano. Radja sta crescendo di condizione piano piano.

Il play? È fondamentale nel mio modo di fare calcio. Ho adattato Nainggolan per cercare delle soluzioni in più. Dobbiamo migliorare in quella posizione”. 

Il mister ha commentato la gara contro gli uomini di Pioli anche in sala stampa:

"Contro il Genoa sarà una partita molto importante, dovremo assolutamente cambiare questo trend. Oggi abbiamo giocato contro una squadra con un giocatore straordinario come Ibra, abbiamo costruito tanto ma non abbiamo finalizzato, ci teniamo qualcosa di buono ma non è sufficiente.

Secondo me l'arbitraggio non è stato all'altezza della partita, era una gara delicata da entrambe le parti e il rispetto dev'essere lo stesso, quel rigore sarebbe potuto essere determinante. 

Abbiamo palleggiato, ma siamo mancati negli ultimi 20-25 metri, abbiamo costruito con ordine ma non basta. Bisogna guardare alla prossima partita con grande rabbia, dobbiamo credere nei nostri mezzi, l'aspetto mentale è determinante. Tutti dobbiamo metterci quel qualcosina in più, dobbiamo essere tutti più presenti.

Abbiamo diverse soluzioni e diversi attaccanti, per rimediare agli errori di concretezza dobbiamo essere più lucidi, dobbiamo essere più bravi sotto porta. 

La pazienza ha un limite, non fa parte tanto del mio modo di essere. Ci aspettavamo una classifica diversa ma è evidente che ora manchiamo su tanti aspetti. Bisogna inserire i nuovi e renderli importanti nel più breve tempo possibile"

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