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Di Francesco: "Domani serve un risultato positivo"

"Vogliamo invertire il trend"

La Redazione
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Vigilia di Fiorentina-Cagliari. I rossoblu arrivano dalla sconfitta contro il Benevento, la terza di fila, per cui hanno bisogno di riprendersi i tre punti dopo nove gare senza vincere, troppo per chiunque. Contro la squadra di Prandelli non si deve sbagliare nulla: la zona retrocessione dista solo due punti, c'è bisogno di un successo per scacciare i fantasmi. Anche la Viola non è messa benissimo (solo +1 dai sardi), quindi al Franchi ci si aspetta un match combattuto. 

Il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Firenze, in cui al momento si trova la squadra, all'indomani della sfida di campionato.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Il ritiro anticipato? La scelta è stata fatta per stare più tempo insieme e preparare al meglio la partita. Può solo averci aiutato a lavorare meglio: poi sarà il campo a parlare.

Ci siamo fatti riprendere in più occasioni: d’altronde questa squadra ha una forte vocazione offensiva e non a caso per cercare di trovare un equilibrio ho messo dentro calciatori con caratteristiche più difensive. Stiamo facendo delle valutazioni, ma in realtà subire le rimonte avversarie dipende da tanti fattori, anche l'aspetto mentale fa la differenza.

Non credo che la rosa sia composta da calciatori che non sono abituati a lottare per mantenere la categoria: giusto Godin, Nainggolan, Nandez hanno giocato per posizioni diverse. Naturalmente tutti a questo punto della stagione avremmo voluto una classifica migliore.

Il rammarico di questi primi mesi? I problemi legati alla pandemia ci condizionano. Non abbiamo potuto fare un ritiro estivo più lungo e continuativo, spesso il virus ci ha falcidiato, togliendoci la possibilità di dare continuità ad alcuni giocatori. Questo è un campionato anomalo.

Benevento? Sicuramente abbiamo giocato un discreto primo tempo, tranne il black-out nella parte finale. Però non è la prima volta che patiamo queste amnesie, quindi il sistema di gioco lascia il tempo che trova.

Ho cambiato dopo l'intervallo passando dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1 perché è un modulo che conosciamo bene: eravamo sotto di un gol ed avevamo un giocatore ammonito, Caligara. È stato un cambio ponderato: la squadra era giù moralmente dopo aver preso due gol in tre minuti e volevo dare un segnale.

Nandez ha cambiato tre ruoli all'interno di un passaggio da un sistema all'altro in quanto è l'unico che si adatta in fretta a fare tutto. Non credo che l'espulsione sia dipesa da questo.

Stiamo riflettendo sull'adattabilità dei calciatori attualmente in rosa a ciò che vorrei trasmettere a questa squadra. Ovvio che questo sia il momento giusto per fare delle valutazioni, è normale per noi così come per tante altre squadre.

È presto per dare giudizi definitivi: le riflessioni sono legate anche all'età di alcuni giocatori, dal fatto che debbano maturare passando pure attraverso prestazioni meno buone. In vista di una gara così delicata preferisco comunque non dare risposte riguardo al mercato.

Per noi il 4-3-2-1 è un modulo alternativo al 4-2-3-1, ma non vorrei soffermarmi sui sistemi di gioco. Con entrambi i moduli abbiamo fatto bene, domenica ci sono stati fatali tre minuti di pazzia nel quale abbiamo preso due gol; dobbiamo alzare il livello di attenzione e di continuità durante la gara.

Ho in mente il modulo col quale affrontare domani la Fiorentina, ma me lo tengo per me. Nainggolan in questo momento cerchiamo di sfruttarlo per la sua qualità e le sue attuali condizioni fisiche.

Ounas si è allena con noi da tre giorni, naturalmente è difficile pensare di impiegarlo già in questa gara dall'inizio: nel corso del match potrebbe essere un giocatore che ci darà una mano. Anche Godin è rientrato da poco a disposizione, con la differenza che ultimamente ha perso meno giorni di allenamento rispetto ad Adam, che ha dovuto recuperare dal Covid. Valuterò se fare giocare Diego dall'inizio, così come se schierare Fabio Pisacane dal 1'.

Tre partite in sette giorni non aiutano, sotto diversi punti di vista, la preparazione della gara, ma questo vale anche per gli avversari. Mi dispiace semmai non avere mai avuto la possibilità di scegliere, di non avere tutti gli uomini a disposizione, anzi di averne pochi.

Il nostro difetto principale in questo percorso è stato di prendere gol con troppa facilità. Si riparte dunque dall’evitare di subire reti: è stato l'obiettivo a Parma così come in altre occasioni. Ripeto spesso che per trovare un equilibrio è fondamentale avere una buona fase difensiva: non mi soffermo sull'estetica, domani per noi è vitale portare a casa un risultato positivo”.

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