Il tecnico dell'Inter Antonio Conte, alla vigilia della sfida di domani contro il Cagliari (ore 12:30 alla Sardegna Arena) ha parlato in conferenza stampa sulla gara tra rossoblu e nerazzurri.
Ecco le sue dichiarazioni, così come riportato da TMW:
"Che partita sarà contro il Cagliari? Una gara tosta e difficile, contro di loro lo è sempre. Dobbiamo essere bravi ad arrivare nel modo giusto fin dall'inizio. L'uscita in Champions è stata dolorosa per me e per i calciatori.
Ci credevamo, avevamo rimesso in piedi la qualificazione dopo il Real Madrid e perciò è dispiaciuto uscire così senza riuscire a fare nemmeno un gol. Ora rialziamo la testa, il morale non è alle stelle perché è giusto che ci sia dolore, ma sappiamo che bisogna affrontare subito la prossima gara nel miglior modo".
Vidal? E' ancora out, ha ripreso a lavorare, ha avuto un problema muscolare e bisognerà riportarlo nelle migliori condizioni rispettando i tempi che non sono lunghi, ma richiedono certamente pazienza.
Spesso ci troviamo di fronte avversarsi che aspettano, ma siamo il miglior attacco del torneo. Contro lo Shakhtar non siamo riusciti a concretizzare, servono quindi più cattiveria e cinismo. Le occasioni vanno capitalizzate se vuoi vincere.
Eriksen? Voi lo vedete quando è in campo, sicuramente il mio compito è migliorare tutti e con lui lo sto facendo. Sa che sono intellettualmente onesto e che cerco di mettere tutti sullo stesso piano. A volte posso riuscirci in modo evidente, altre volte meno. Magari per Christian ci vorrà un po' più di tempo per mostrare tutta la sua crescita con questa squadra"
E' un dolore essere usciti dall'Europa, ci credevamo e c'è amarezza. Ora concentriamoci sul campionato, da qui a febbraio non c'è nulla di particolare e, in fondo, abbiamo solo due partite in meno da giocare rispetto alle altre.
Bisogna avere pazienza, evitare la pressione che ti sgonfia, crescere a livello individuale e di squadra, ci sono partite che devono essere vinte a prescindere prima ancora di entrare in campo. Abbiamo iniziato un percorso e sotto questo punto di vista abbiamo un bel po' di strada da fare. Ho grande fiducia nei miei ragazzi, sapevano che non sarebbe stato facile.
Quando ho preso l'Inter la situazione non era al top, ma lo sapevo e mi era stato detto. Da parte mia c'è stata grande voglia di mettermi in gioco e riportare questo club dove merita. Ho determinazione e speranza, sapendo che oggi ci sono delle difficoltà che prima non c'erano. Il covid ha portato difficoltà importanti, ma se vuole ne parli il club, io sto zitto e ci metto sempre la faccia.
Perchè Godin se n'è andato? Non penso che debba giustificare partenze e arrivi. Ho grande affetto e rispetto per Diego per ciò che mi ha dato l'anno scorso. Lui sa benissimo cosa penso di lui, l'importante è solo questo".