Il Cagliari di Walter Zenga è atteso dalla trasferta di Genova, ospite della Sampdoria dell'amatissimo ex Claudio Ranieri. Il tecnico rossoblù, ha parlato della trasferta che attende la sua squadra.
Ecco le sue parole:
"Emozionato perché incontro la Samp? No, l’unica emozione è quella di allenare il Cagliari, quello che è stato, è stato. Ho avuto la fortuna di giocare e allenare la Samp, ma ora penso solo al Cagliari.
Più contento per i gol non presi o dispiaciuto per i gol non fatti? In realtà gol ne abbiamo fatti, è che ce li hanno annullati. Se andate a vedere i dati, abbiamo fattoi 19 tiri ma dipende anche quali dati andate a guardare, molti non erano nemmeno quelli che io considero ‘tiri’. Il fatto che non si segni così tanto credo sia dovuto al fatto che non siamo abituati a giocare ogni tre giorni e magari arriviamo stanchi sotto porta. Io vorrei portare più giocatori al gol, ma il tempo non è dalla mia parte.
Non credo che la Samp stia male, ha vinto tre partite sulle ultime quattro, hanno fatto tre gol quasi sempre e hanno recuperato anche Quagliarella. Poi, hanno un grande condottiero, come Ranieri. Dovremo giocare per vincere, gestendo la palla nei momenti più complicati e cercando di non prendere contropiedi come contro il Lecce.
Quando porto dei ragazzi in panchina, lo faccio anche perché la oro sola presenza mi è fondamentale anche per il supporti che danno ai compagni, per esempio Ceppitelli, ma questo non vuol dire che abbiano i 90 minuti nelle gambe. Quando aspetto per fare il cambi, mi tengo sempre qualche cambio fino all’ultimo, per esempio domenica Cragno aveva un problema e non sapevamo se fosse da cambiare o meno. Giocatori come Radja, Nandez e Rog li tengo sempre in campo perché si sanno gestire e so quello che mi possono dare.
Nandez? Lo vedo in futuro in una grande squadra europea, che è il Cagliari. Vogliamo mantenere una squadra di un certo livello. Il suo ruolo? Parte da quinto, da interno, è capace di variare qualsiasi posizione, come Rog. Questo tipo di giocatori fanno la fortuna di un allenatore, anche se talvolta sono talmente generosi che rischiano di strafare.
Gli infortunati? Cragno non ha nessun problema, Pellegrini è tornato a Roma a curarsi la caviglia e fino al Sassuolo non ci sarà di sicuro. Anche Radja domani non ci sarà sicuramente domani e non siamo ancora in grado di dire per quanto starà fermo perché non ho visto le risonanze.
Come sopperire alla sua assenza? Credo che rinunciare a lui sia un macigno assoluto ma credo che ora la squadra riesca a gestirla con altre situazioni, con coraggio, consapevolezza. I ragazzi sanno che, se mancano questo tipo di giocatori, dovranno assumenrsi un certo tipo di responsabilità.
La Samp ha dei giocatori che possono farti male in qualsiasi momento, e non parlo solo di Gabbiadini e Quagliarella. Anche contro l’Atalanta hanno fatto molto bene. In un periodo con così tante partite, il caldo e l’assenza del pubblico, è molto difficile fare previsioni. Sicuramente ci vorrà il miglior Cagliari e cercheremo di fare il massimo.
Pereiro? Lo abbiamo fatto giocare per fargli riprendere il ritmo partita, a me piace molto come giocatore e in queste ultime gare ci darà una grande mano. Sono altrettanto contento di come sono entrati Faragò e Ragatzu. Io guardo sempre cosa possono darmi in termini di squadra.
I tre là dietro, Klavan, Lyko e Walu, quando sono arrivato, avevano messo insieme pochi minuti o non stavano bene. Sono tutti molto forti fisicamente e probabilmente peccano un po’ di velocità; ho la fortuna di avere anche Ceppi, Carboni e Pisacane e ho la fortuna di poterli mischiare a piacimento.
A Genova ho abitato sempre a Nervi e sono i miei posti del cuore, ho tanti amici lì.
Cigarini? Fa parte del Cagliari e al momento sto facendo altre scelte. Ho molti giocatori che mi danno garanzie e Ciga può esserci sempre utile, ma ci sta giocando mi dà grandi garanzie".