Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

ENTRO POCHI GIORNI

Il Cagliari è chiamato a chiudere le principali operazioni di mercato in entrata e uscita nel minor tempo possibile

Condividi su:

Il lasso di tempo che intercorre tra l’apertura del calciomercato e la ripresa degli allenamenti fissata per il 7 Gennaio, risulta d’importanza capitale. Infatti imbastire e eventualmente concludere celermente operazioni pesanti e non rimandabili, può e deve consentire allo staff tecnico guidato da Maran l’inserimento ottimale di nuove risorse, utilizzabili così a partire dal primo impegno del nuovo anno in campionato con una diretta concorrente come l’Empoli.

Diversi i punti a sostegno di tale tesi:

1. L’infortunio di Castro ha privato il Cagliari di un interprete capace di legare al meglio il gioco della squadra rossoblù. Inserire prontamente un valido sostituto può consentire il ritrovamento di equilibri essenziali, evitando di conseguenza adattamenti poco fruttuosi e eccessivamente sacrificanti.

2. Sull’out mancino, Padoin, Pajac e Lykogiannis, si sono dimostrati per motivazioni differenti, inadatti nel ricoprire con continuità tale zona di competenza. L’approdo di un terzino di ruolo capace di soddisfare le richieste del proprio allenatore, si configura come un adempimento difficilmente rimandabile e in grado di risolvere un enigma conclamato.

3. Joao Pedro e Pavoletti sono gli unici componenti del reparto avanzato in grado di restituire le dovute certezze. Sau, Farias e Cerri, invece salvo un cambio di rotta repentino, non rappresentano alternative capaci di far rifiatare i titolari. L’aggiunta di un attaccante capace di offrire un contributo apprezzabile nell’immediato è una priorità ai fini di un maggior rendimento e un bottino più cospicuo di reti.

4. Diversi giocatori in scadenza di contratto fanno il paio con altri che vengono utilizzati di rado. Occorre chiarire quali giocatori dell’attuale rosa possono continuare a vestire la maglia rossoblù sino a fine stagione e non solo, individuando di conseguenza una base definita sulla quale impostare il lavoro anche per il prossimo campionato.

Diversi interventi precisi e puntuali volti alla risoluzione di situazioni ormai conclamate, possono alimentare una nuova e convinta crescita. Qualora ciò non accadesse, il Cagliari rimanderebbe ogni discorso alla prossima stagione, ipotizzando un girone di ritorno non dissimile da quello d’andata.

Condividi su:

Seguici su Facebook