10 milioni per “strappare” Cerri alla Juventus, 6,5 versati nelle casse del Chievo per Castro (con un trattamnento in favore dell'argentino di tutto rispetto), l’ingaggio pesante di Andreolli (ad ogni modo in uscita), quello di Pavoletti (1,8) ed altri (non pochi) per nulla leggeri.
Il Cagliari fa i conti. La squadra è incompleta e deve essere puntellata al meglio. Manca un centrale difensivo mancino, serve un regista (Cigarini è dato in partenza) e un attaccante. Questa la lista del minimo indispensabile. Ma i movimenti in entrata potrebbero essere anche di più qualora si decidesse di muoversi in uscita.
Infatti – se ne facciano una ragione i frustrati del web – non è assolutamente da escludere da qui alla chiusura del mercato la possibilità di una cessione eccellente.
Ionita (fu pagato 4,5 milioni) piace al Chievo, Barella al momento è incedibile ma le cose cambierebbero repentinamente qualora arrivasse un’offertaintorno ai 35 milioni, Pavoletti (idem, incedibile) ma non al sicuro.
Come già raccontato il bomber resta sotto la lente dell’Atalanta. Gasperini stravede per l’attaccante toscano e lo vorrebbe a Bergamo, dove con la Dea disputerebbe anche l’Europa League oltre ad avere un posto da titolare pressoché certo. A Cagliari ci sarà da sudare non poco (come è giusto che sia) per una maglia da titolare. Cerri non è in arrivo per scaldare la panca.
"Pavo gol" così come Barella e Ionita - come detto - sono al momento incedibili. Ma le regole le fa il mercato: davanti ad un'offerta importante, una cessione illustre non è da escludere. Nulla di certo, né da escludere a priori. In un senso e nell'altro.

