Marco Sau e Daniele Dessena, due pilastri del Cagliari. Colonne portanti di quella “vecchia guardia” che non convince più come prima.

Per entrambi il contratto recita scadenza giugno 2019, sia l’attaccante che il Capitano (di fatto) in parabola discendente.

Due professionisti esemplari, con il Cagliari nelle vene. Ma ciò potrebbe non bastare per poter proseguire l’avventura calcistica in Sardegna.

Due adii – che se si concretizzassero – sarebbero certamente dolorosi, ma il calcio bada poco ai sentimenti e il Cagliari necessita (probabilmente) di soluzioni differenti sia tecniche che tattiche.

Sau – Dal 2012 al Cagliari, nel suo Cagliari grazie al quale ha conquistato perfino la Nazionale. 186 presenze totali condite da 48 gol. Tanta roba. Poi la sfortuna, un serie infinita di infortuni ne hanno minato il percorso. Il feeling con il pubblico non è più (ingenerosamente) e troppe, tante (superficiali critiche) son piovute sull’attaccante di Tonara, che ora potrebbe decidere di cambiare aria. Un suo addio al Cagliari, non meraviglierebbe.

Dessena – Il Cagliari tatuato sulla pelle e nell’anima, un campionato con sole 17 presenze e tanto lavoro al sevizio della squadra anzitutto fuori dal campo. Arrivato in Sardegna nella stagione 2009/2010, passò poi alla Samp l’annata successiva. Poi il definitivo rientro a casa nel 2012. Per lui 193 presenze con la maglia dei 4 mori e 12 gol, ed un drammatico infortunio in quel terribile pomeriggio di Brescia che ha messo a serio rischio il proseguo della carriera del ragazzo di origini di Benetutti. Ed un futuro incerto.

Sau-Dessena, due nodi per il Cagliari. Da sciogliere (in un modo o in un altro) entro poche settimane, certamente prima dell’inizio del ritiro estivo.