"Contro la Juventus è la partita più difficile della stagione, ma il Cagliari se la può giocare". Così Riva ai microfoni de La Nuova Sardegna.
Spazio ai ricodi, il 2-2 a Torino l'anno dello scudetto
"Avevamo paura che nonostante la nostra forza, quello scudetto non volevano comunque farcelo vincere".
Lo bello fece ribattere il rigore parato da Albertosi
"Mi avvicino a Lo Bello, gli chiedo che cosa vuol sentirsi dire per tirar fuori il cartellino rosso e cacciarmi. Lui serafico replica: “Pensi a giocare”.
Poi il rigore al Cagliari.
"Ricordo ogni fotogramma di quel rigore . Solitamente tiravo delle grandi cannonate ma quella volta allargai il compasso, scelsi la conclusione di precisione. Anzolin si tuffò dalla parte giusta, alla mia sinistra, io cominciai a sentire i brividi sulla schiena, il portiere toccò il pallone ma evidentemente avevo angolato benissimo il tiro, così non riuscì a bloccarlo completamente".
La corte spietata della Juve di Boniperti
"Capitava spesso che mi trovassi davanti Boniperti a fine partita quando giocavamo al nord. Lui mi diceva: e dai Gigi, dimmi di sì, dimmi di sì. Ti prego. Prendiamo un’auto a noleggio, andiamo a Torino e facciamo contento l’Avvocato".
Nel ’73 la Juve offre al Cagliari (per avere Riva) 2 miliardi e i cartellini di Bettega, Gentile, Cuccureddu, Viola, Musiello e Savoldi. Accordo Arricca-Boniperti praticamente chiuso.
"Risposi a Boniperti come si usa dire a Cagliari: No, non fa".
