Il momento di difficoltà in casa Cagliari non è solo legato alla fase difensiva e ai risultati flop delle ultime gare ufficiali. Nella trasferta di Verona, infatti, anche l’attacco della formazione allenata da Massimo Rastelli ha mostrato un volto inedito. Scelte a parte (con Farias e Giannetti dall’inizio e Borriello con Sau in panchina), durante l’anticipo contro il Chievo, il reparto offensivo isolano si è dimostrato inefficace e sterile. Un’involuzione improvvisa e caratterizzata da diversi errori (sia in fase di costruzione dell’azione che nella sua finalizzazione). Ma non solo.
Nella trasferta clivense, i giocatori offensivi in maglia rossoblù non si sono fatti mai vedere davvero in zona tiro. Una situazione, quella dell’attacco cagliaritano, che smentisce il numero di gol segnati dopo 13 giornate (ben 20, tanti per una neopromossa). Da qui in avanti, tuttavia, quale dovrà essere la mission principale per i ragazzi del roster sardo? Principalmente, oltre al non subire, il Cagliari deve ritrovare al più presto il grande potenziale (momentaneamente andato perduto) del proprio attacco.
Un’occasione ghiotta può essere il match casalingo contro l’Udinese di Gigi Del Neri. Contro una squadra come quella friulana, diretta concorrente per la salvezza e che, nonostante sia stata battuta nell’ultimo turno contro il Napoli di Maurizio Sarri, sta facendo dei buoni progressi.
In una partita così importante, gli attacchi saranno un fattore determinante. All’interno del reparto offensivo rossoblù, ci sono le caratteristiche giuste per poter fare male agli avversari: dal fiuto del gol di Marco Borriello alla tecnica di Federico Melchiorri e Marco Sau, passando per l’estro e la fantasia di Niccolò Giannetti e Diego Farias. Le premesse ci sono tutte.