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Per via degli infortuni, il Cagliari ha gli uomini contati a centrocampo. Il canterano rossoblù, Nicolò Barella, è chiamato ad un salto di qualità importante per la sua crescita calcistica

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Nel mondo del pallone, così come nella vita, c’è un momento in cui siamo chiamati ad effettuare un salto di qualità importante. In casa Cagliari, con l’infermeria piena, Massimo Rastelli deve fare i conti con parecchie assenze (in particolare in mediana) e, quindi, è obbligato a fare di necessità virtù.

Per via di tale emergenza, uno dei gioielli del roster isolano, Nicolò Barella, è chiamato ad affrontare una nuova e grande sfida, ovvero quella di prendere per mano la sua squadra in un momento così delicato e complicato della stagione. Il suo allenatore lo ha sempre elogiato per le qualità tecniche e per la sua duttilità nel ricoprire tutte le posizioni del centrocampo rossoblù.

A livello tecnico, Barella è di fatti indispensabile per qualsiasi squadra: non solo per la sua versatilità tattica, ma anche per un ottimo abbinamento tra aggressività e tecnica, oltre che essere un cecchino sui tiri da fermo. Negli ultimi anni, la crescita del numero 18 è stata rapida e costante (crescita che gli ha consentito anche di vincere nel 2012 e nel 2013 il premio di miglior centrocampista classe 1997), caratterizzata da prestazioni di alto livello, che hanno attratto l’attenzione di squadre di alto livello come Juventus e Inter e più recentemente una degli astri nascenti del nostro calcio, ovvero il Sassuolo.

Ora da giovane promessa, Barella cerca la sua consacrazione: il Cagliari può ripartire anche grazie al suo funambolico tuttocampista

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