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Come far male a Giannetti

Il jolly offensivo senese viene utilizzato molto poco. Perché rinunciare all’estro e al talento dell’attaccante ex Spezia e cresciuto nel vivaio della Juventus?

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Estro e fantasia in un attaccante poliedrico sono caratteristiche fondamentali che rendono il reparto offensivo di una squadra non solo spregiudicato ma anche imprevedibile. Nel Cagliari, tale identikit corrisponde a quello di Niccolò Giannetti, che la società rossoblù ha acquistato la scorsa stagione dallo Spezia.

Ora la Serie A è di fronte ai suoi occhi. Un' opportunità più unica che rara per ogni calciatore professionista. Ma la luce di questo grande sogno sta diventando, almeno momentaneamente, fioca. Questione di filosofia o scelta puramente tecnica dovuta a gerarchie prestabilite? Entrambe le ipotesi potrebbero essere plausibili.

Tuttavia, rinunciare a un talento puro come quello del numero 32 rossoblù è una scelta difficile da capire. La punta senese, inoltre, è stata presa poco in considerazione in questo inizio di campionato.

Nell’ ennesima disfatta esterna, questa volta contro il Torino, Giannetti è entrato solo nel finale di gara e quando ormai il risultato era più che mai compromesso. Un modo perfetto di come far male a un giocatore potenzialmente decisivo.

Il Cagliari ha bisogno di ripartire, ma soprattutto di puntare con più decisione sul suo funambolico 32.

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