"Perdere allo Juventus Stadium ci sta, ma non in questo modo". Questo è il coro unanime dei tifosi rossoblù (e di Rastelli) dopo la sconfitta rimediata a Torino contro i Campioni d'Italia. Una batosta pesante, sia per il punteggio sia per l'atteggiamento della squadra, apparsa da subito priva di stimoli e poco aggressiva.
Una sconfitta che porta un po' di malumore nell'ambiente cagliaritano. Per fortuna ci sarà poco tempo per leccarsi le ferite, vista l'imminente sfide casalinga contro la Sampdoria, in programma lunedì sera. Sei giorni più tardi al Sant'Elia arriverà il Crotone. Due match fondamentali per conquistare punti preziosi e per riportare entusiasmo in casa rossoblù.
Due prove del nove anche per Massimo Rastelli, chiamato a cancellare la débâcle di Torino. Visto il "mal di trasferta" del Cagliari - che ha conquistato 0 punti in tre gare esterne - diventa importantissimo strappare più punti possibili nelle partite casalighe.
Quattro punti in cinque partite sono pochi per quanto investito nel mercato estivo. Probabilmente - invece - è la quota giusta per quanto visto sul terreno di gioco in questi 450 minuti. Due le gare da cui ripartire: il secondo tempo contro la Roma e l'intero match contro l'Atalanta. Non a caso, le uniche due gare dove il Cagliari ha conquistato punti in campionato.
Lungi da noi (e dal sottoscritto in questo caso) ipotizzare in questo momento un cambio di guida tecnica (che sarebbe prematuro), ma dalle due gare casalighe ci si aspetta un enorme passo avanti dal punto di vista dell'identità del gioco, dall'atteggiamento della squadra (che deve lottare con il coltello tra i denti contro chiunque) e anche dal punto di vista della continuità . In questo modo i risultati saranno una bella e normale conseguenza.
Qualora non dovesse evidenziarsi questa la crescita, la panchina di Massimo Rastelli - nonostante le parole di Capozucca - potrebbe traballare pericolosamente.
