Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cagliari, con chi ti giochi la salvezza?

Crotone, Pescara, Palermo e Empoli inferiori ai rossoblù. Chievo, Bologna e Atalanta squadre solide. Rischia l’Udinese. E le genovesi..

Condividi su:

A poco più di un mese dalla fine del calciomercato e a nemmeno venti giorni dall’inizio del campionato, il Cagliari appare una squadra rinforzata rispetto alla precedente stagione.

Gli arrivi di giocatori di esperienza quali Bruno Alves, Padoin e Borriello hanno innalzato notevolmente il livello tecnico della rosa, già importante anche in serie B. Giocatori che oltre a cambiare gli equilibri della squadra, rappresentano sicuramente una garanzia. L’acquisto di Ionita, costato 4,5 milioni, promette bene e Pajac potrebbe rivelarsi una dolce sorpresa. Come dichiarato nelle ultime ore dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini, le sensazioni sono più che positive.

È difficile poter fare delle previsioni alla vigilia di un campionato e con un mercato che entrerà nel vivo alla fine di agosto. Certo è che al momento, sulla carta, il Cagliari appare addirittura superiore ad almeno quattro, se non cinque squadre di serie A, nonostante sia una neopromossa.

Analizzando le rose di quelle squadre candidate alla lotta salvezza, per adesso Crotone, Pescara, Empoli e Palermo sembrerebbero inferiori ai rossoblù.

Il Crotone, che fino a qualche mese fa si giocava il titolo di serie B proprio contro il Cagliari, è la principale candidata alla retrocessione. Oltre all’addio di Juric, sono andati via Budimir, Ricci, Balasa e Yao. Quattro titolarissimi che hanno contribuito alla conquista della promozione. Al posto di Juric è subentrato Davide Nicola, determinato a riscattare la brutta stagione di Bari. Per il momento la squadra si è rinforzata con il terzino Ceccherini (ex Livorno), con il fantasista Mazzarani e con l’attaccante bulgaro Tonev, lo scorso anno a Frosinone. Servirà ben altro per affrontare la serie A.

Diversa situazione per un’altra neopromossa, il Pescara di Oddo che ha dovuto salutare “Mister 30 gol” Gianluca Lapadula, ma che nel complesso appare rinforzata rispetto alla scorsa stagione. Per sostituire Lapadula è arrivato dall’Inter il promettente Manaj, classe ’97, attaccante della nazionale albanese Under 21, che guiderà insieme a Caprari il reparto offensivo degli abruzzesi. Più che discreti gli acquisti del regista Cristante (ex Milan e Benfica) e del portiere Bizzarri (la scorsa stagione al Chievo Verona). Biraghi, di proprietà dell’Inter, sostituisce il terzino sinistro Crescenzi. Non è escluso che il Pescara si possa ulteriormente rinforzare in quest’ultimo mese di calciomercato, ma al momento la squadra di Oddo sembra più debole del Cagliari, proprio come lo scorso anno.

A dir poco surreale, invece, la situazione che si sta vivendo in casa Palermo. Dopo aver conquistato una salvezza rocambolesca all’ultima giornata di campionato, in una stagione che ha visto l’avvicendamento in panchina di sei allenatori a fasi alterne (Iachini, Ballardini, Schelotto, Bosi, Tedesco, Novellino), sono andati via da Palermo i cosiddetti “senatori” che facevano la differenza. La partenza più dolorosa è sicuramente quella di Vazquez, ceduto al Siviglia per poco più di 15 milioni. Le cessioni di Gilardino, Sorrentino, e Maresca pesano, soprattutto perché non rimpiazzati con giocatori di categoria. I nuovi arrivati (Posavec, Rajkovic, Embalo, Nestorovski) rappresentano delle mere scommesse e qui Ballardini può fare davvero pochi miracoli. Il rischio che il Palermo possa sprofondare nuovamente nell’inferno della B, a soli tre anni dall’ultima promozione, questa volta è più che concreto. Perlomeno a tre settimane dalla fine del mercato.

L’Empoli potrebbe nuovamente sorprendere, dopo l’exploit Sarri di due anni fa e i buoni risultati ottenuti nell’ultima stagione con Giampaolo. Ora però l’ex tecnico del Cagliari è andato alla Samp e Giovanni Martusciello rappresenta un’incognita. Le uniche certezze sono gli arrivi di Gilardino e Pasqual che garantiscono esperienza, oltre all’acquisto del difensore centrale Bellusci, prelevato dal Leeds di Massimo Cellino. L’aggiunta di questi elementi ha incrementato il livello della rosa ma i toscani, se non puntano anche quest’anno sul bel gioco, rischiano di scendere.

Attenzione però, perché il campionato italiano ci dice ogni anno che almeno una “grande” retrocede. Lo scorso anno è capitato al Verona, due anni fa proprio al Cagliari, tre anni fa al Bologna e così via.

Gli emiliani al momento aspettano che si risolva la questione Diawara. Qualcuno è andato via, come Giaccherini, Brighi, Costant e Morleo. Ma possono contare contare sul gioiellino Donsah e su Destro che potrebbe esplodere definitivamente quest’anno.

Appare una squadra solida anche l’Atalanta: Paloschi sostituisce Borriello, Kessié sarà il nuovo mediano al posto di Cigarini e gli arrivi di Zukanovic e Spinazzola in difesa vanno più che bene per una squadra che punta alla salvezza. Forse la partenza di De Ron ha lasciato un buco a centrocampo, così come l’addio di Diamanti toglie un po’ di qualità. Ma nel complesso l’Atalanta è una di quelle squadre di serie A che negli anni si è ritagliata una certa stabilità.

Chievo e Udinese si sono mosse poco sul mercato. Gli scaligeri hanno pensato a sfoltire la rosa (da registrare comunque le partenze di Pepe, M’poku, Edimar) ma presentano comunque una squadra solida.

L’Udinese, come ogni anno, ha pescato soprattutto all’estero. Tante, troppe scommesse (Harbaoui, Peñaranda, Ewandro, Fofana) per una squadra che ha salutato un certo Di Natale e che lo scorso anno ha davvero rischiato una clamorosa retrocessione. Le uscite da registrare, a parte quella di Pasquale, sono di secondo piano (Domizzi, Iturra, Guilherme, Marquinho, Merkel, Torje, Brkic). Serve necessariamente qualcuno perché, dopo alcuni campionati anonimi, ci potrebbero essere delle brutte sorprese.

Infine, le due genovesi, reduci da un campionato non esaltante, presentano delle buone rose che si equivalgono a quella del Cagliari. In casa Genoa, a differenza degli altri anni, il giocattolo non è stato smontato da Preziosi. O comunque non ci sono grandi cessioni da registrare, se non i ritorni al Milan di Suso e Cerci, e gli addii di Dzemaili, Ansaldi e De Maio. C’è tanta curiosità nel vedere all’opera il fantasista Ocampos (un classe ’94 proveniente dal Marsiglia) e il portoghese Veloso a centrocampo (che ha già indossato in precedenza la maglia del “Grifone”). Ma sicuramente sono più rilevanti le conferme di Pavoletti e Rincon, blindati da Preziosi.

La Samp se la passa peggio, visto che ha salutato alcuni giocatori chiave come Soriano (ceduto per 15 milioni agli spagnoli del Villareal), Correa (al Siviglia, altra grande operazione in uscita), Fernando, Cassani, e i due “interisti” Ranocchia e Dodò. Giampaolo dovrà ripartire dalla coppia Quagliarella - Alvarez e puntare sul neo acquisto Budimir. A centrocampo Cigarini sostituisce Soriano, mentre Castan è pronto a rilanciarsi dopo essere guarito dall’intervento alla testa subito poco più di un anno fa.

Condividi su:

Seguici su Facebook