Il Cagliari è una squadra che mira a lasciare il segno nella stagione che verrà , ma soprattutto ha la chiara intenzione di creare un nucleo attorno al quale costruire un gruppo su cui puntare anche negli anni futuri.
Tale obiettivo può essere raggiunto grazie ad un percorso di crescita che vede la presenza di interpreti più esperti e capaci di calcare palcoscenici importanti nel corso della carriera, su tutti Storari e Bruno Alves, che avranno il compito di guidare attraverso l’esempio e i consigli, i tanti giovani interessanti che vestono la maglia rossoblù.
L’importanza dell’arrivo del difensore portoghese probabilmente verrà compresa del tutto e apprezzata maggiormente quando l’ex Fenerbahçe inizierà ad allenarsi con Rastelli e il resto della rosa.
Non è un caso infatti che, dopo la notizia dell’arrivo nell’isola di Bruno Alves, Luciano Spalletti suo allenatore durante l’esperienza allo Zenit, dichiarò:
“Alves è un grande uomo e un grandissimo professionista. E' uno di quei giocatori che diventa subito punto di riferimento di una squadra per il suo entusiasmo nel far parte di un gruppo, per la sua capacità di trasferire subito agli altri la sua amicizia e la sua gioia di giocare a calcio. E' un insieme di qualità che impressionano chiunque ha a che fare con lui le prime volte. Riconosce subito che tipo di compagno ha di fronte e cerca di instaurare buoni rapporti con tutti. Inoltre Bruno è pronto per qualsiasi tipo di campionato. Non penso che abbia avuto problemi fisici di recente, tanto è vero che è stato convocato per gli Europei. Non penso sia necessario aggiungere altro".
Caratteristiche ben precise, che vanno a completare ulteriormente una rosa ben attrezzata, che tuttavia richiedeva l’innesto di un interprete di tale levatura, capace di essere un riferimento in campo e non solo.

