Stefano Capozucca rappresenta oramai da un anno in casa rossoblù, la dimostrazione lampante che sbagliando s’impara. Infatti la dirigenza isolana e in particolare il presidente Giulini, dopo l’anno d’esordio non esattamente da ricordare, ha affidato il compito di costruire una squadra competitiva e capace di centrare gli obbiettivi prefissati al ds ex Genoa.
Bastano pochi istanti trascorsi ad ascoltare le sue parole, per capire quanto Capozucca sia una persona preparata, che padroneggi perfettamente le dinamiche del mercato e non solo. Un uomo a cui assegnare in tutta serenità l’incarico di assemblare una rosa, che dimostra di essere un perfetto organizzatore in concerto con tutta la dirigenza e lo staff tecnico, del delicato percorso che precede la prima gara ufficiale della stagione.
Nel corso della sua carriera Capozucca ha dato si prova di essere un abile scopritore di talenti, non ultimo il tanto desiderato in ottica rossoblù Rincon, ma si è dimostrato pronto e capace di sostenere in chiave mercato e non solo, le velleità di una proprietà nuova ed ambiziosa.
Il Cagliari, grazie anche all’operato del dirigente classe ’55, vuole innalzarsi ad un nuovo livello, capace di attirare interpreti che vedono i colori rossoblù sotto una nuova luce. Una società quella isolana che mira, attraverso il lavoro e la programmazione, partendo dallo stadio sino ad arrivare ai nuovi acquisti, a collocarsi nella parte sinistra della classifica.
Un percorso nuovo che preannuncia insperati ed intriganti scenari, grazie anche e soprattutto alla regia di un Capozucca che vuole lasciare il proprio segno indelebile nella storia rossoblù.