Il nome di Di Gennaro è sulla bocca di tutti. Dai tifosi agli addetti ai lavori parlano del centrocampista rossoblù. È uno degli uomini-mercato di questa estate. Si parla di un possibile scambio con Valdifiori (smentito categoricamente dal diesse Capozucca), ma l’impressione è che alla fine il regista scuola Milan possa rimanere a Cagliari anche la prossima stagione.
È stato uno dei giocatori chiave nel ritorno immediato del Cagliari in Serie A. Ha dato qualità e geometrie alla squadra. E quando è stato indisponibile, la formazione rossoblù ha faticato a fare gioco. Ma per la massima serie, è lui il giusto direttore d’orchestra?
Si è conquistato sul campo la promozione in Serie A. Lo ha fatto da protagonista e con prestazioni sempre positive. Conosce già l’ambiente, conosce il tecnico e le sue idee di gioco. L’ideale sarebbe quindi proseguire il lavoro iniziato undici mesi fa nel ritiro di Aritzo. Nella massima serie, con avversari più propensi ad attaccare, potrebbe sfruttare meglio le sue lunghe verticalizzazioni per il taglio degli attaccanti. Arma in più a disposizione del Cagliari di Rastelli.
A 28 anni però la sua esperienza in Serie A è minima. Ci sono esempi di giocatori arrivati nella massima serie italiana in ritardo (dal punto di vista anagrafico), ma è una situazione da non sottovalutare. Senza mettere in dubbio le sue ottime qualità , Di Gennaro dovrà dimostrare di potersi ritagliare un ruolo da protagonista anche in Serie A. Dopo tanta gavetta in Serie B e due brevi apparizioni nel massimo campionato italiano (con le maglie di Livorno e Reggina, rispettivamente 7 e 9 anni fa), è arrivato il momento del salto di qualità .
Potrebbe farlo a Cagliari. È lui il giusto direttore d’orchestra?