Il timbro sulla Serie A del Cagliari, a Bari, nella notte infuocata del 6 maggio, l'ha messo un ragazzo di vent'anni, col viso asciutto e limpido e il sorriso contagioso.
Al San Nicola, è scoccato il minuto 87 quando i rossoblù, in vantaggio di due reti contro i padroni di casa, imbastiscono un contropiede fulminante con Joao Pedro, che dà un'occhiata al centro dell'area di rigore e serve, con un preciso rasoterra, Alberto Cerri. L'attaccante, in corsa, irrompe come un treno, raccoglie il passaggio del compagno e scaglia con una potenza disarmante un sinistro che lascia impietrito Micai, portiere del Bari.
Cerri si toglie la maglia, grida e viene sommerso dai compagni. In tribuna, nel frattempo, Tommaso Giulini alza le braccia al cielo e si esibisce in un urlo liberatorio. Il Cagliari e la Sardegna sono in Paradiso, nell'Olimpo del calcio italiano grazie anche ad un giocatore che la stagione precedente, in seguito al fallimento del Parma, era rimasto con il cartellino in mano e che poi è stato conteso da Juventus e Manchester City, con i bianconeri che sono riusciti ad assicurarsi le sue prestazioni.
Alla Juventus, almeno per un anno, solo di passaggio perché alla finestra c'è il Cagliari, a caccia di un centravanti di peso, tutto muscoli e potenza fisica. Lungagnone ma forte e astuto, Cerri non è mai stato un titolare nella formazione di Massimo Rastelli. Con pazienza e determinazione però, quando chiamato in causa (26 volte, 6 dal primo minuto e 18 a partita in corso), è stato come linfa vitale per la squadra. Tre reti e quattro assist, lo score in Sardegna.
Capace di risolvere una gara in pochi minuti, con una giocata, mentre compagni ed avversari necessitano di ossigeno. E' accaduto a Chiavari contro la Virtus Entella, alla prima da titolare, quando si è conquistato, sull'1-1, il rigore che ha permesso a Farias di portare avanti il Cagliari. Oppure a Lanciano, mettendo a segno il suo primo gol con la casacca rossoblù: pallone vagante in area di rigore, inserimento da vero numero 9 e poi, in precario equilibrio, il marchio da ex.
Assist-man a Salerno: Cagliari in difficoltà , Salernitana che va a caccia del pareggio ma nel finale, all'84', Cerri protegge la sfera col possente fisico e premia la sovrapposizione di Tello, che chiude i conti. In Zona Cesarini, l'attaccante non si smentisce mai ed è un vero incubo per le retroguardie avversarie: chiedere a quella dell'Avellino, quando a tre minuti dal suo ingresso in campo, in mischia, si gira in un fazzoletto e condanna alla sconfitta i Lupi. Un altro passaggio col contagiri in quel di Trapani a Joao Pedro, che sigla il pari. E poi, la rete a Bari. Apoteosi.
Cerri, che dal 1 luglio sarà di nuovo a disposizione della Juventus, ha già fatto le valigie e salutato la Sardegna. Ora è in attesa di una nuova destinazione per lasciare il segno ancora una volta, con umiltà e sacrificio, proprio come col Cagliari.