Cancellare l’anno d’esordio coinciso con un doloroso ritorno in B, è stato l’obiettivo primario della dirigenza targata Giulini nella scorsa estate. Riportare a Cagliari Marco Storari ha inviato un chiaro segnale a tifosi e avversari di come la formazione guidata da Rastelli intendesse interpretare la parentesi nella serie cadetta, ovvero come un’esperienza momentanea valevole a ritrovare uomini e certezze per un nuovo inizio.
La seconda esperienza in rossoblù del portiere classe ’77, dopo quella della clamorosa salvezza nella stagione 2007/2008, è stata accolta con grande entusiasmo, ma anche con qualche scetticismo legato all’età e al fatto che Storari avesse trascorso diverse stagioni interpretando il ruolo di vice Buffon. Le tante primavere dichiarate nella carta d’identità e un pizzico di ruggine hanno lasciato subito il passo a grandi parate e un comportamento da vero leader; infatti le prime vittorie stagionali, ovvero quelle di Coppa Italia con la Virtus Entella e il Trapani, hanno subito dissipato ogni possibile dubbio, consegnando un Marco Storari perfettamente calato nella parte di trascinatore, primo ad esultare e correre ad abbracciare i compagni dopo un goal, ed un vero e proprio lusso per la B con interventi a ripetizione come quelli che in Sicilia valsero il passaggio del turno.
Il campionato di B, lungo, complicato, che ha messo a dura prova muscoli e energie nervose della rosa rossoblù, ha visto un uomo che dall’alto della sua esperienza non ha mai indietreggiato di un centimetro in campo e fuori, sfoderando interventi che giustificano la stima e l’affetto dei tifosi. La prima pietra del nuova vita rossoblù, che ha recepito con tranquillità e consapevolezza il proprio ruolo, culminato dalla parata indimenticabile contro il Bari nel giorno della promozione.
Un leader e un esempio che arricchisce compagni e esalta i tifosi, i quali non saranno mai abbastanza grati per quanto fatto in maglia rossoblù.
Voto alla stagione: 8