Un inizio da favola, quello di Alessandro Deiola. In gol praticamente sempre nelle prime uscite, il 20enne di San Gavino aveva acceso i riflettori su di sé, col popolo che lo aveva subito eletto nuovo beniamino, predestinato. Qualcuno osò persino pronunciare le parole “Nazionale under 21”.
Il ragazzo sembrava destinato ad una stagione alla luce del sole e da titolare, ma così non è stato, un po’ per meriti degli altri suoi compagni, un po’ per demeriti suoi, con qualche prestazione non all’altezza della nomea che si era fatto che avevano trasformato le frasi incensatrici in “non è ancora pronto”.
Ma eccome se è pronto, frettolosi pensanti del pallone. Almeno questo è quello che sta dimostrando Deiola nelle ultime apparizioni in cui, nonostante il momento non esattamente stellare dei rossoblù, il giovane centrocampista sta risultando come uno dei più positivi della squadra sarda. Corsa, piedi buoni e anche un’intelligenza tattica notevole per un under: nel momento più difficile il Cagliari, ed in particolare Rastelli, ha capito di poter contare su di lui. Il mister campano non se l’è fatto ripetere troppe volte e non ha esitato a buttarlo nella mischia da titolare in più occasioni. Alessandro ha sempre ripagato con ottime prestazioni, quasi a voler suggerire di esser pronto per questa maglia, magari anche in Serie A.
Nella massima categoria i rossoblù dovranno rinforzarsi in modo deciso, e saranno giocoforza costretti a cambiare tanto. Ma non possono certo mancare i giovani di qualità e dal sicuro avvenire come lui o Barella o Colombatto. Soprattutto ora che il gioiello, la luce più accesa del Cagliari autunnale, ha ripreso a brillare anche in primavera.
