Cagliari-Livorno è la partita che può segnare la promozione matematica in serie A. La squadra di mister Rastelli arriverà alla gara di sabato pomeriggio con una certezza: i secondi tempi delle partite contro Como e Lanciano hanno evidenziato un netto calo fisico dei rossoblu. Nello specifico, contro i lariani, Sau e compagni hanno subito il goal del pareggio proprio nella seconda frazione di gioco, nella sfida contro il Lanciano, invece, i sardi non sono riusciti a replicare al pareggio di Ferrari.
Perché questa difficoltà a chiudere le partite? Qual è la cura a disposizione del mister rossoblu? Per una squadra come il Cagliari, che in questo punto del campionato sta “raschiando il fondo del barile” (cit. Rastelli post Lanciano), diventa essenziale poter mettere al sicuro il risultato nel primo tempo, quando forze fresche e mente lucida possono permettere alla “banda Rastelli” di concretizzare le azioni e le giocate che vengono create. Perché, a differenza di qualche settimana fa dove il gioco faticava ad emergere, nelle ultime tre gare, il Cagliari ha costruito molteplici palle goal, soprattutto nella prima mezzora di gioco.
Ci sarebbe, in alternativa, l'ipotesi di sfruttare chi, in questo momento del campionato, può risultare più fresco atleticamente; Alberto Cerri può essere una valida opzione a Sau e Giannetti. Il giovane attaccante rossoblu e dell'Under 21 è forte fisicamente e molto abile nella protezione della sfera, qualità queste molto utili per far rifiatare la squadra nei momenti di più sofferenza. Il numero 28 del Cagliari ha dalla sua anche l'abilità nel gioco aereo; i suoi 193 centimetri possono fare la differenza nelle aree di rigore avversarie.
In ultima analisi, ci sarebbero anche le giovani forze della Primavera di mister Canzi. Giocatori come Pennington, Colombatto (già nel giro della prima squadra) e Arras, laterale di centrocampo il primo, regista il secondo e ariete d'attacco il terzo, darebbero a Rastelli la possibilità di allungare la panchina, ed eventualmente valide alternative da inserire nel corso della gara.
Ciò che diventa quantomeno essenziale in queste ultime partite è il fare gruppo, lo stare uniti e sacrificarsi per il compagno che magari si possa trovare in difficoltà.
