La vittoria di misura ottenuta ai danni del Modena evidenzia, più di quanto non dica il risultato, un Cagliari tatticamente e tecnicamente convincente, che ha consegnato ad allenatore e tifosi un gruppo nuovamente affidabile e ricco d’entusiasmo.
Contro un’avversaria non certo irresistibile e concedendo qualche occasione di troppo disinnescata dal solito Storari, il gioco lucido e ragionato di un Di Gennaro ritrovato ha sostenuto e dato tranquillità ad una squadra che non aveva mai eccessivamente brillato per trame e un’impronta riconoscibile.
Un Cagliari superiore che si diverte e diverte, conscio della propria forza, unito e orientato verso un unico obiettivo, lucido anche quando trovatosi in svantaggio ha continuato attraverso la via del gioco nel provare a ribaltare il risultato. La novità è rappresentata proprio da questo aspetto, ovvero un collettivo che prova ad avere la meglio dell’avversario, non solo attraverso la forza dei singoli e della disperazione se in svantaggio, ma perseguendo la via delle idee corali, che inevitabilmente portano ad esaltare le doti degli interpreti a disposizione.
La pazienza di attendere il momento propizio anche quando le situazioni non premiano, continuando ad interpretare lo spartito composto dall’allenatore, ha portato i suoi frutti, evidenziati dall’esultanza di Rastelli, in versione inedita, mai così felice a seguito di una vittoria. Tale felicità è dovuta si al raggiungimento di un risultato a tratti apparso insperato, ma sopratutto dalla consapevolezza di aver avuto le risposte attese da tanto tempo. In particolare Farias, Sau, Giannetti e Ceppitelli hanno trascinato un gruppo apparso nuovamente unito, libero nella mente e pronto a sfruttare tutto il proprio indubbio potenziale.
Queste premesse infondono linfa preziosa e ridonano una luce nuova ad un Cagliari chiamato a confermare quanto visto alla vigilia di Pasqua, al fine di arrivare al piano di sopra con molteplici e serene certezze.