Le ultime due partite del Cagliari sono coincise con sconfitte cocenti, caratterizzate da prestazioni da dimenticare per la maggior parte di coloro che indossano la maglia rossoblù. In particolare Luka Krajnc è sembrato in leggera flessione di rendimento, rispetto a quanto fatto vedere in altre occasioni e quanto legittimato dal proprio indiscutibile talento nel corso del torneo.
Il tecnico Rastelli ha trovato nella coppia formata da Ceppitelli e Salamon quella capace di offrire maggiori garanzie ad un reparto che deve fare i conti con due terzini dediti maggiormente alla fase offensiva, piuttosto che quella dedicata alla copertura. Tuttavia l’assenza di Ceppitelli, cosi come accaduto ad inizio stagione, ha dato spazio a Capuano e ora al difensore sloveno, capace di abbinare ad un fisico statuario una rapidità e una cattiveria che rappresentano un lusso per la categoria. Tali caratteristiche perdono (a tratti) d’efficacia se il livello d’attenzione e concentrazione non risulta elevato; alcuni gol subiti dai rossoblù sono arrivati da conclusioni in gioco aereo, finalizzate dall’avversario che in quel determinato frangente risultava abbinato in marcatura con Krajnc.
Le attenuanti non mancano per un reparto che, come il resto della squadra, cambia continuamente fisionomia, minando l’acquisizione di certezze e meccanismi difensivi. In particolare l’assetto del centrocampo con un trio composto da Fossati, Di Gennaro e uno tra Cinelli e Munari, aveva garantito per diverse sfide una copertura e un possesso di palla continuo, che ha lasciato ben poco spazio alle iniziative avversarie.
Krajnc, come il resto della squadra, deve rialzarsi prontamente, al fine di dimostrare tutto il proprio valore in questo finale di campionato, ma anche e sopratutto la volontà di avanzare la propria candidatura ad un ruolo da protagonista anche nella prossima stagione.
