All’inizio del campionato cadetto, molti addetti ai lavori erano concordi sul fatto che la squadra isolana avesse un reparto avanzato di primo livello e dalle molteplici qualità . Da Melchiorri e Sau a Giannetti e Cerri, passando per i fantasisti Joao Pedro e Farias, sembrava che il Cagliari potesse avere un vantaggio importante.
Tuttavia, nelle ultime partite, i meccanismi di gioco nell’attacco di Rastelli si sono inceppati. Le gare contro Cesena e Novara ne sono una prova: 0 gol fatti e 3 subìti. Contro queste due squadre, "concorrenti dirette" per la promozione nella massima serie, sono emerse con chiarezza alcune lacune degli avanti cagliaritani.
Ma non solo. Gli ultimi gol segnati da un attaccante sardo risalgono ai match contro Latina e Pescara. Le marcature in quelle circostanze sono state realizzate da Melchiorri (2) ai neroazzurri di Mario Somma, Farias contro la terza forza del torneo cadetto guidata da Massimo Oddo.
Poi la "crisi". Un grande passo indietro inspiegabile, che ha fatto notevolmente calare le prestazioni dei rossoblù nel loro complesso. Errori individuali, movimenti sbagliati, ma soprattutto poca cattiveria agonistica nell’area di rigore avversaria, non risultando, di conseguenza, pericolosi e cinici.
La risoluzione del momento negativo del reparto avanzato rossoblù è ora nelle mani di mister Rastelli. L’allenatore campano avrà il compito di risollevare i propri giocatori, per un pronto riscatto e un immediato ritorno al gol.
