Rastelli come suo solito non smette di sorprendere schierando di volta in volta formazioni diverse, spesso più pronosticabili, altre incentrate sulla sperimentazione e la voglia di dare qualche possibilità ulteriore a chi parte dietro nelle gerarchie consolidate.
In occasione del match con il Cesena, la prima scelta che induce ad una riflessione è incentrata sulla riproposizione di Murru al posto dell’ottimo Barreca che, a priori, avrebbe potuto offrire dividendi più positivi a compagni e allenatore. L’altalena di prestazioni da parte del terzino sardo è oramai una costante, così come è nettamente migliore il rendimento offerto nel ruolo specifico dal prodotto del vivaio granata. Murru indubbiamente avrà altre possibilità in futuro, ma al di là la squalifica rimediata ritornerà accomodarsi in panchina, rischiando di costringere ad una più attenta e accurata riflessione in caso di probabile impiego.
Munari, preferito in partenza al baby Colombatto, dopo un quarto d’ora d’impiego è stato costretto a lasciare il terreno di gioco a causa di condizioni non troppo perfette. Rastelli non ha la dote di predire il futuro, ma l’esperto centrocampista era stato costretto a saltare l’ultimo match con il Pescara, quindi di fatto non poteva vantare un pieno recupero ed un suo utilizzo avrebbe potuto essere rimandato a gara in corsa, date le garanzie che i vari Colombatto e Deiola offrono.
Infine, la scelta di Giannetti, dopo l’impatto profuso con il Pescara, risulta ampiamente giustificabile; tuttavia lasciare in panchina Sau, ma soprattutto Farias, in una gara in trasferta, ha negato alla formazione rossoblù di poter godere appieno dell’arma della grande velocità abbinata ad una tecnica superiore.
La sconfitta di Cesena non preclude alcunché nel discorso primo posto e promozione, anche se nella ricerca di certezze, soprattutto in vista della prossima stagione, viene da chiedersi se Rastelli possa rinunciare almeno momentaneamente alla voglia di stupire, per schierare un Cagliari con un’identità più definita e riconoscibile.