Tra una settimana il Cagliari tornerà in campo dopo aver goduto di un utile riposo post natalizio. Una sosta che sarà sicuramente servita a ricaricare le pile in vista della seconda parte di campionato e a tirare un po’ il fiato dopo i tantissimi impegni ravvicinati che si sono succeduti, soprattutto nell’ultimo periodo. Chi aveva accumulato troppi minuti sulle gambe ha avuto modo di scaricare e chi aveva qualche acciacco fisico ha potuto recuperare al meglio e con calma.

Ma la pausa, ahinoi, non porta solo freschezza ed energia. A volte nasconde diverse insidie. Prendiamo l’ultimo Cagliari: una squadra arrembante, che sembrava aver trovato la migliore condizione dopo un breve periodo di leggero appannamento. I rossoblù sembravano essere al meglio e avevano iniziato una striscia positiva che aveva permesso loro di allungare sulla concorrenza, dimostrando una superiorità palese.

Lo stop post natalizio ha spezzato il ritmo, ha ovviamente interrotto il percorso trionfale dei rossoblù, che ora dovranno esser bravi a farsi trovare pronti a ricominciare con la carica di fine 2015. Gli esempi da non seguire non mancano: basti prendere l’Atalanta in Serie A, che stava regalando spettacolo prima della sosta, e al ritorno non ha ancora portato a casa mezzo punto in due partite.

Le insidie son dietro l’angolo, il Cagliari è avvisato.