Vacanze fnite per il Cagliari, che ad Asseminello riprende la preparazione, ritrovare la migliore condizione atletica dopo la maratona di dicembre, e tuffarsi così nel girone di ritorno del campionato di B, con l’obiettivo di proseguire la marcia a tratti trionfale verso la massima serie.
Sette gare, le prime della seconda fase del campionato, che potrebbero risultare determinanti per chiudere in anticipo i giochi in chiave promozione, seppur non matematicamente.
Si parte con lo scontro diretto contro il Crotone in terra calabrese. Un pareggio lascerebbe immutata la distanza in classifica (un punto) tra le due compagini. Giocare in trasferta con l’opzione del doppio risultato non è cosa da poco. C’è da scomettere che Rastelli caricherà nel giusto modo il gruppo. Vincere significherebbe dare uno “schiaffo” al Crotone e all’intero campionato. L’obiettivo saranno dunque i tre punti, a prescindere da qualsiasi calcolo matematico. All’andata finì 4-0 per Dessena e compagni, ma la prossima non sarà la stessa gara.
A seguire, arriverà al Sant’Elia la Ternana. Gara alla portata dei sardi, che all’andata furono beffati nel finale. Un 1-1 che grida vendetta.
Nuova trasferta ricca di insidie e significati alla terza giornata. Si volerà in Campania, in casa dell’Avellino. Il passato di Rastelli, le polemiche estive che accompagnarono il tecnico di Torre del Greco alla corte di Giulini, faranno della gara del Partenio qualcosa da “uomini duri” in stile Salernitana, sperando ovviamente che il match abbia contorni soltanto agonistici e nulla più.
Quarta di ritorno. Si giocherà tra le mura amiche contro la Virtus Entella. 3-1 in Liguria, obbligo bis in terra sarda.
Quinta giornata, si andrà in casa del Latina. Poi due scontri diretti. Arriverà il Pescara e dopo si volerà a Cesena.
Se il Cagliari saprà cogliere il massimo (non necessariamente 21 punti) da questi sette incontri, se la compagine rossoblù al termine di queste sette sfide dovesse – è l’auspicio ma anche una possibilità concreta – risultare ancora in testa alla classifica, ebbene, la Serie A, sarebbe sempre più vicina. Di fatto ipotecata.
