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La risposta che si aspettava?

Ha dato i suoi frutti l’allarme lanciato dal tecnico rossoblù

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Dall’avvento dell’avventura rossoblù di Massimo Rastelli, la costante rappresentata dall’unione e dalla difesa del lavoro svolto dal gruppo non è mai venuta meno. Una squadra coesa che ha dimostrato una forte identità maturata di volta in volta in sfide mai semplici e scontate, forgiando ancora di più un gruppo atteso al varco da tutti gli avversari.

Nella vigilia della sfida con la Salernitana di Torrente, abbiamo assistito ad un mister rossoblù in versione inedita, preoccupato e per nulla tranquillo a seguito dell’atteggiamento dimostrato dalla propria squadra durante gli ultimi allenamenti. Un richiamo all’interno dello spogliatoio, ma soprattutto a mezzo stampa, finalizzato ad una presa di responsabilità forte nel momento in cui poteva esserci il rischio di prendere la ghiotta occasione di riprendersi la vetta.

La risposta non si è fatta attendere, precisa e puntuale, contenente un significato che va ben oltre il risultato ottenuto sul campo. Il Cagliari è una squadra che sa abbinare classe e cattiveria, fantasia e determinazione, concretezza in attacco a grande accortezza in difesa. Un’affermazione che sa di raggiunta maturazione, della fine di un percorso che porta alla definitiva identità come gruppo, ma soprattutto come un insieme caratterizzato da coesione e un gioco come mai prima d’ora corale e orientato verso un fine comune. Un definitivo step, atteso e sperato che può dare il la allo sbocciare atteso di una squadra allestita per vincere e raggiungere il traguardo stabilito.

Il cerchio sembra chiudersi, anche se non mancheranno momenti difficili, con questo spirito e tale gruppo, può iniziare un nuovo campionato ancora di più all’insegna del comando esclusivo.

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